L’allarme-meteo va di moda, molto meno la prevenzione dei disastri

5 Feb 2015 19:26 - di Antonio Marras

“The big snow”, solo a sentirlo pronunciare, incute un certo timore. “La grande nevicata”, annunciata dai meterologi, da giorni tiene banco sui giornali come fosse un evento eccezionale, straordinario, apocalittico, una sorta di giudizio universale che ci trasformerà tutti in pinguini umani costretti a farci largo tra le valanghe che vengono giù da Colle Oppio di Roma o dai Camaldoli di Napoli. L’allarme-meteo infuria, ma quella dei prossimi giorni sarà la solita nevicata di febbraio, il mese tradizionalmente più freddo, e farà danni a cose o persone solo se la prevenzione, soprattutto nelle città, non sarà sufficiente a scongiurare i disagi. Scuole chiuse in molte città d’Italia, tratte autostradali interdette, treni bloccati. Tutte misure di emergenza che in nazioni che abitualmente convivono con la neve (come gran parte dell’Italia del nord) non vengono neanche prese in considerazione. Le persone sono attrezzate, i politici previdenti, le comunità organizzate: da noi, invece, l’emergenza è quasi un’abitudine.

«Saranno le solite nevicate, come ogni anno»

La pioggia e la neve di questi giorni non sono “niente di eccezionale”, e rappresentano soltanto una normale fase di maltempo invernale. Sono i meteorologi seri a “placare gli animi” di chi fa del facile allarmismo. Fino a domani, spiegano gli esperti del Centro Epson Meteo, è previsto “forte maltempo sull’Italia per colpa di un profondo vortice di bassa pressione che richiamerà sul nostro Paese fredde correnti da nord e tiepide correnti dall’Africa: il contrasto tra masse d’aria tanto differenti alimenterà tutta una serie di fenomeni tipicamente invernali, dalle nevicate fino a bassa quota ai venti burrascosi, passando per piogge diffuse a tratti intense”. «Non si tratterà – avvertono – di nevicate eccezionali, ma semplicemente di una fase di maltempo tipicamente invernale». In particolare la neve, che imbiancherà soprattutto i rilievi del Centronord, a tratti si spingerà anche sulla Valpadana. Ci sarà un temporaneo e parziale miglioramento del tempo nel fine settimana, quando pioggia e neve – rilevano al Centro Epson Meteo – diverranno meno intense e meno diffuse, concentrate sul medio Adriatico e al Sud. Nella giornata di domenica, dopo un timido accenno di miglioramento, l’Italia tornerà sotto attacco, questa volta da parte di un fronte artico che, dopo un lungo tragitto dalla Groenlandia alla Scandinavia, farà irruzione da est riportando freddo, vento e neve a bassa quota soprattutto lungo l’Adriatico e al Sud”. Ma se la neve dovesse procurare danni a cose a persone, la colpa sarà sempre e solo dell’essere umano che non ha saputo gestire i fenomeni naturali e ha fatto scempio del territorio.

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