Scilipoti e Razzi: ci dissero “venduti”, e quelli di Scelta civica allora?

7 Feb 2015 12:19 - di Redazione

“È molto scorretto e incoerente sostenere che i parlamentari che passano da sinistra a destra siano dei ‘venduti’ mentre quelli che fanno il percorso inverso, da destra a sinistra, persone perbene. Mi piacerebbe che tutti quelli che hanno attaccato me e gli altri deputati negli anni passati perché salvammo il governo Berlusconi, che tra l’altro resta l’ultimo esecutivo indirettamente eletto dal popolo, riconoscessero ora che all’epoca si sbagliavano. Ma nessuno lo farà. Del resto lo stesso Renzi parla il linguaggio dell’imbroglio e della finzione, promette una cosa e ne fa un’altra”. Lo scrive il senatore di Fi Domenico Scilipoti in un intervento sul Tempo. “Rifarei anche oggi la scelta che mi ha portato, alla fine del 2010, a salvare il governo Berlusconi – afferma – la rifarei perché era basata sull’interesse comune, il principio che mi ha guidato in Parlamento fin dall’inizio”.

Razzi: quando è successo a me sembrava la fine del mondo

Anche Antonio Razzi commenta il passaggio di otto parlamentari da Scelta civica al Pd: “Quando è successo a me pareva finisse il mondo! Se uno va al centrodestra è uno scandalo, se invece uno va al centrosinistra non succede niente… O la legge è uguale per tutti, o non siamo tutti italiani. A me per un anno hanno dato la scorta, anche se ero innocente, non ho mai rubato né ammazzato nessuno”. “Io ho fatto – aggiunge – quello che ho fatto perché in quel momento era giusto, c’era la guerra in Libia, era una situazione eccezionale, già ci invadono da tutti i lati, se in Italia non c’era neanche un governo chissà cosa succedeva?”.

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