Salvini a Piazza del Popolo: «Qui per mandare a casa Renzi» (guarda la diretta)

28 Feb 2015 15:11 - di Redattore 92

«È la sfida a Renzi in casa sua. Renzi ha scelto i grandi, Confindustria, Autostrade, Marchionne, le società di gioco d’azzardo e Equitalia. Oggi da piazza del Popolo lanciamo la sfida dell’Italia dei piccoli, dei medi, degli artigiani, degli imprenditori e dei produttori. Da Roma parte la sfida per conquistare il Paese». Lo dice Matteo Salvini al Gr Radio Rai. «Non temo disordini. Roma è una città civile, una città stupenda, colorata, arrabbiata ma pacifica e conto che polizia e carabinieri possano fare tranquillamente il loro lavoro e oggi spero sia una giornata di festa». «Gli accordi politici, partitici sono la vecchia politica. Noi abbiamo candidati, Luca Zaia in Veneto, Edoardo Rixi in Liguria, Claudio Borghi in Toscana. Se Forza Italia ci sta, è la benvenuta, se Forza Italia guarda ad Alfano e al ministro dell’invasione clandestina per noi non si può fare niente».

GUARDA LA DIRETTA DA PIAZZA DEL POPOLO

Sul palco della manifestazione leghista a piazza del Popolo a Roma parleranno esodati e rappresentanti del mondo delle categorie. E fra i dirigenti del movimento solamente il segretario Matteo Salvini, che concluderà, e il presidente del Veneto, Luca Zaia, candidato dalla rielezione. Lo ha confermato lo stesso Salvini conversando con l’Ansa prima di raggiungere piazza del Popolo. Quanto alla ricomposizione della frattura con Flavio Tosi proprio in Veneto, Salvini ha risposto «una cosa alla volta…»  «Oggi lanciamo un percorso, ma non solo per il centrodestra: ambisco a parlare a tutti, anche ai delusi di Renzi e agli ex grillino». Il segretario della Lega ha bevuto un caffè con alcuni giovani padani al bar Giolitti, prima di raggiungere piazza del Popolo per la manifestazione contro il governo Renzi. Uscendo, ha risposto di non voler descrivere la manifestazione come l’inizio di una sua scalata al centrodestra del dopo Berlusconi. «Proponiamo un percorso – ha spiegato – politico, economico e culturale alternativo a Renzi, alla Merkel e all’Europa. Quindi si rivolge a quelli di sinistra che non si riconoscono in Renzi o ai delusi di Grillo».

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