Renzi sempre più solo, anche Vendola gli dà del “bullo”

14 Feb 2015 16:23 - di Gabriele Alberti

«Questa sequenza di 40 voti con gli applausi tra di loro è stata greve e goliardica. Hanno compiuto una cosa così istituzionale con lo stile del bullismo istituzionale di Renzi». Anche il leader di Sel, Nichi Vendola, a margine del corteo romano “Cambia la Grecia, cambia l’Europa” esterna con parole pesanti il comportamento “antidemocratico” del premier e del suo Pd. Ormai un solco profondo separa Renzi dai compagni di Sel.

“Renzi sei un bullo”

Cambiare 40 articoli della Costituzione con metà dell’emiciclo disertata è una “ferita” che lascia tracce profonde e non può essere frutto di arroganza e di grevi goliardate. La democrazia è sotto shock, dicono da Sel,  con il precedente grave di una maggioranza che si è approvata da sola la riforma costituzionale. Il termine usato da Vendola – bullo– rende alla perfezione il comportamento di un premier che per primo ha sempre detto che le riforme si scrivono assieme e non per una questione di bon ton ma perché regole condivise rendono la democrazia più solida. Poi la capovolta, gli ammiccamenti, i tweet e le prese in giro delle opposizioni.

Un solco tra Renzi e Sel

Un bullo opera in questo modo e il fatto che un bullo sia premier non ci lascia tranquilli, nella forma e nella sostanza. Tra Renzi e Sel ormai rimangono solo i i “feriti”, quelli registrati durante gli scontri della seduta fiume sulle riforme costituzionali. Due parlamentari di Sel sono ricorsi alle cure dell’infermeria del Palazzo: si tratta di Gianni Melilla (segretario di presidenza) e Donatella Duranti. Il primo ha avuto una ferita a una mano, la seconda ha una spalla dolorante. Più bullismo di così..

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