Ragazza morta a Forte Belvedere: 18 mesi all’ex sindaco di Firenze

28 Feb 2015 13:43 - di Redazione

Per la morte di Veronica Locatelli, caduta dai bastioni di Forte Belvedere a Firenze il 15 luglio 2008, la Corte d’appello ha parzialmente riformato la sentenza di primo grado, aumentando la condanna per l’ex sindaco di Firenze Leonardo Domenici dai 10 mesi inflitti in primo grado a un anno e sei mesi. L’accusa è omicidio colposo. Inoltre, i giudici hanno condannato sempre a un anno e sei mesi ciascuno, gli imputati Susanna Bianchi e Giuseppe Gherpelli, che erano stati assolti in primo grado. La sentenza è stata letta dal presidente Anna Ruggiero e, diversamente da quanto affermato in primo grado, esclude il concorso di colpa di Veronica Locatelli. Confermata l’assoluzione per il perito Ulderigo Fusi. Veronica Locatelli aveva 37 anni: precipitò dai bastioni a causa della scarsa illuminazione e della insufficiente predisposizione di segnali di pericolo. Al Forte era in corso una manifestazione culturale e la vittima festeggiava il compleanno.

A Forte Belvedere una morte analoga nel 2006

La pena per l’ex sindaco e parlamentare europeo del Pd Leonardo Domenici è aumentata anche perché la corte di appello ha escluso per lui le attenuanti generiche. Inoltre, sono state disposte complessivamente provvisionali per un totale di 90 mila euro a favore dei familiari di Veronica Locatelli. La pena è stata sospesa per tutti e non ci sarà menzione. Nell’udienza finale gli avvocati delle difese avevano sollevato una questione di incompatibilità del giudizio riguardo proprio alla terza sezione penale, invitando i giudici del collegio ad astenersi dal fare sentenza, poiché la stessa sezione aveva giudicato anche la vicenda della morte di Luca Raso, lo studente romano precipitato anche lui dal Forte Belvedere nel 2006, in circostanze analoghe a quella di Veronica Locatelli, cioè cadendo mentre camminava lungo i bastioni dell’antica struttura militare. Gli stessi difensori avevano chiesto che gli atti fossero strasmessi alla Corte d’appello di Genova. Una richiesta che in fase di discussione è stata stigmatizzata dal sostituto pg Luigi Biritteri, che l’ha definita «oltraggiosa».

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