Meloni: Salvini deve fare chiarezza. E Forza Italia sia una vera opposizione

12 Feb 2015 10:49 - di Adele Sirocchi

“Con la Lega condividiamo molte battaglie”, ma “ci sono molte differenze” a cominciare dal “tema dell’unità nazionale. Questo Salvini non lo ha ancora chiarito. E noi vogliamo capire bene dove va a parare”. Lo dice la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, in un’intervista al Mattino. Salvini – aggiunge – non punti a “rafforzare la Lega del Nord con il consenso e il serbatoio di voti della Lega del Sud”.

Il Meridione non è terra di conquista per la Lega

“Se punta a portare solo consensi di destra raccolti nel Meridione per rafforzare il centralismo regionale anziché smantellarlo per costruire un nuovo federalismo fatto di comuni e distretti, allora no”, avverte. Quindi Salvini chiarisca “sui temi-chiave del secessionismo e del federalismo regionale che la Lega si ostina a voler difendere”. A livello regionale, in Campania FdI appoggerà Caldoro: “Il nostro compito in questa partita è fare gli argini a una ipotetica deriva leghista. Vigileremo perché il Mezzogiorno non sia usato come serbatoio di voti per la Padania”.

In Europa con Le Pen e Tsipras

In un centrodestra che ha fretta di attrezzarsi per la competizione alle regionali ma allo stesso tempo deve ancora sciogliere nodi importanti sugli obiettivi futuri, Giorgia Meloni deve spiegare ai suoi elettori anche il senso e le prospettive del riavvicinamento a Silvio Berlusconi e lo fa in un’intervista a Libero. Forza Italia è attesa al banco di prova di una opposizione realmente praticata e non solo annunciata. C’è poi la questione dell’Europa: “E’ in corso – dice Meloni – una battaglia a tutti i livelli: da una parte i diritti di molti, dall’altra gli interessi di pochi. E’ la battaglia di Marine Le Pen, di Alexis Tsipras e la nostra. Chi pensa che ci si debba schierare con i primi e contro le oligarchie che stanno avvelenando il Continente è il nostro naturale alleato.

In Toscana FdI vorrebbe Donzelli

E alle regionali sulle candidature FdI sceglierà e valuterà caso per caso ma c’è accordo su Berlusconi su un punto: vanno affrontate con la volontà di battere Renzi e non “per istinto di sopravvivenza o con l’egoismo di partito”. Sul tavolo di confronto c’è anche la questione della Toscana: lì FdI propone il nome di Giovanni Donzelli, candidatura – osserva Meloni – estranea – al “sistema consociativo che ha coinvolto un po’ tutti, compreso un pezzo di FI”.

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