Maltempo e imprudenza, nuova strage in montagna: quattro morti

7 Feb 2015 20:37 - di Redazione

Migliora complessivamente la situazione meteorologica in Italia e la circolazione torna regolare sul tratto appenninico della A1, ma le forti nevicate di questi giorni hanno provocato na serie di valanghe con un bilancio di ben quattro morti e un ferito. Intanto si lavora per ripristinare l’erogazione di energia elettrica nei Comuni dell’Emilia-Romagna rimasti senza luce, ma 21 mila utenze sono ancora al buio. Nonostante gli appelli alla massima prudenza sulle montagne – ultimo quello di oggi della Protezione civile – per il forte rischio di valanghe dovuto alla neve fresca caduta copiosa, e soprattutto a evitare lo sci fuoripista, quattro persone sono morte sotto le valanghe.

Uno sciatore provoca la valanga e ne resta travolto

Uno sciatore olandese è rimasto sepolto sotto la neve a Cortina mentre sciava fuori pista; salvi i suoi familiari, che sciavano con lui. In Valle Stura, nel cuneese, una valanga ha travolto un gruppo di scialpinisti, che si trovavano fuori pista ma tutti dotati delle attrezzature di sicurezza; sono riusciti a non farsi sommergere dalla massa nevosa, ma per uno di loro, un inglese di 47 anni, è stato fatale il violento urto contro un albero. Infine, nella zona di Castello Tesino, nel Trentino orientale, sono morti un diciassettenne di Gorgonzola (Milano), Alessandro Negroni, che è caduto mentre sciava fuori pista e un uomo di 44 anni di Montebello Vicentino, Alessandro Perazzolo, che faceva snowboard ed è stato travolto da una valanga. Oltre alle quattro vittime, le valanghe hanno provocato oggi anche un ferito: sul monte Falcone, nel vicentino, uno scialpinista è rimasto travolto da una valanga che lo ha trascinato per una ventina di metri. Immediati i soccorsi. E’ andata meglio, invece, a due uomini travolti fuoripista da una valanga nel bresciano, sul Passo del Tonale, che sono stati soccorsi e stanno bene. La Regione Emilia-Romagna ha stanziato oggi due milioni e mezzo di euro per interventi urgenti per far fronte alle emergenze prioritarie dopo il maltempo che ha colpito da ieri la regione. E ha anche deciso di fare una ricognizione dei danni per avanzare la richiesta di stato di emergenza nazionale al Governo. Dopo il blackout di ieri, si sta lavorando per riportare la situazione alla normalità ma in serata 21 mila utenze erano ancora senza energia elettrica: centinaia di persone sono al lavoro per ripristinare l’erogazione, ma intanto si sta organizzando l’accoglienza per la notte delle famiglie coinvolte.

Le Regioni chiedono lo stato di emergenza

In Lombardia, invece, il servizio elettrico sta tornando alla normalità. Anche la Regione Marche chiederà lo stato di emergenza per la straordinaria ondata di maltempo che si è abbattuta su tutto il territorio regionale nelle ultime ore, soprattutto sulle coste, colpite da mareggiate eccezionali. Sul tratto appenninico dell’A1 Firenze-Bologna la situazione del traffico è tornata alla normalità, dopo i disagi e le lunghe code di Tir di ieri. In via di normalizzazione anche il traffico ferroviario, anche se in alcune zone della Toscana sono stati attivati i servizi sostitutivi. Il maltempo ha invece provocato il rinvio di alcuni avvenimenti sportivi, come la partita di serie A Parma-Chievo che avrebbe dovuto disputarsi domani e la gara di serie B Modena-Catania. Mentre nel Nord l’emergenza si sta lentamente risolvendo, una nuova perturbazione proveniente dall’Europa orientale si sta avvicinando all’Italia portando venti forti, gelo e neve anche a quote basse sulle regioni adriatiche centrali e meridionali. La Protezione civile ha pertanto emesso una nuova allerta che prevede da domani pomeriggio piogge e temporali su Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. Criticità “rossa” per rischio idraulico anche su Veneto ed Emilia-Romagna.

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