I municipio, rissa Pd-Lista Marino: «Assenteista!», «Vai a Santo Domingo!»

16 Feb 2015 19:06 - di Redazione

Ormai è rissa permanente a Roma tra Pd e Lista Marino: il piano che regolerà gli Open bus di Roma, i torpedoni a due piani che offrono ai turisti la possibilità di osservare la città percorrendola comodamente seduti, infiamma il consiglio del I municipio. In particolare la maggioranza con il Pd che si scaglia contro la lista civica Marino e l’aula che non riesce ad aprire i lavori. Avrebbe dovuto esprimere il parere obbligatorio sulla delibera approvata dalla giunta capitolina lo scorso gennaio. E invece il numero legale non c’era. «Siamo stanchi di questa situazione: ancora una volta a bloccare le attività del municipio assenze determinanti quali quella della capogruppo della Lista Civica Marino, che ha brillato non solo per la sua assenza ma anche per l’assoluta mancanza di coordinamento del suo gruppo», attacca il capogruppo del Pd in I Municipio Tommaso Giuntella. «Sono incredula sulle parole del comunicato del collega Giuntella. Mi sembra delirante», sbotta Nathalie Naim, capogruppo della lista civica Marino sentendosi chiamata in causa. E poi si sfoga, «mancavano anche tre consiglieri del Pd – ha spiegato Naim – e io stessa sono arrivata solo con 7 minuti ritardo. La verità è che Giuntella si scaglia contro di me ogni volta che finisco sui giornali per qualche notizia. Il vero assenteista è lui che ci manda le foto di Santo Domingo o della montagna mentre noi siamo in consiglio a lavorare». La presidente Sabrina Alfonsi, che peraltro non era presente alla seduta, spiega di essere «sbalordita dal fatto che la lista civica non si sia presentata sebbene si dovessero discutere delibere care alla maggioranza». Intanto, il consiglio municipale è stato riconvocato per mercoledì quando potrà esprimere parere negativo verso la delibera. A spiegarne i motivi è stata la Alfonsi: «per prima cosa non si può continuare a fare regolamenti senza inquadrarli nel pgtu, poi, il parere del municipio è ben poca cosa se poi spetta alla giunta decidere numero di linee e tragitti e infine, se effettivamente la questione è di interesse pubblico, sarebbe stato più opportuno istituire un tavolo per redigerlo insieme il piano».

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