Giorno del Ricordo, Mattarella rimarrà in silenzio. Non è un buon segno…

9 Feb 2015 18:03 - di Corrado Vitale

Lascia perplessi il profilo scelto dal nuovo presidente Mattarella in occasione del Giorno del Ricordo. Non solo non si recherà in visita alle Foibe o negli altri luoghi del dolorore italiano, ma quest’anno, per la prima volta, un presidente della Repubblica si “trasferirà” dal Quirinale alla Camera per celebrare la ricorrenza. Apprendiamo infatti da un comunicato uffciale che il Capo dello Stato «presenzierà» il 10 frebbraio alla cerimonia commemorativa  che si terrà nella Sala della Regina di Montecitorio. Il termine “presenzierà” sta a significare che Mattarella assisterà all’evento senza prendere la parola. Rimarrà in silenzio. A questo punto, sarebbe stato meglio che non avesse “presenziato” , ma che avesse inviato un messaggio ai partecipanti. In tal modo, gli italiani avrebbero almeno conosciuto il suo pensiero sulla tragedia della nostra gente nel 1943, nel 1945 e nel 1947. Poi, a margine della manifestazione, il capo dello Stato potrà sempre rilasciare qualche dichiarazione ai giornalisti. Ma non sarà una comunicazione istituzionale e solenne.

Un passo indietro rispetto a Ciampi e Napolitano

Se così sarà, se il programma non verrà cambiato all’ultimo momento, la  conclusione è semplice: rispetto ai tempi di Ciampi e di Napolitano, il Giorno del Ricordo subirà nell’anno primo dell’era Mattarella, almeno a livello dei massimi vertici istituzionali, un triste passo indietro. Negli anni passati, i presidenti ricevevano al Quirinale scuole, esuli e famiglie delle vittime delle Foibe, pronunciando discorsi di alto profilo. Quest’anno invece il Presidente tacerà. Non pare proprio un buon segno di pacificazione storico-civile e di ricomposizione dei traumi della memoria. Dallo stesso comunicato di Montecitorio apprendiamo che l’intervento di chiusura sarà della Presidente della Camera, Laura Boldrini. E tanto basta.

Il programma dell’evento alla Camera

Questo è comunque il programma della manifestazione: aprirà la cerimonia il presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Antonio Ballarin. Successivamente prenderanno la parola la giornalista Lucia Bellaspiga, il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova e la ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini. Nel corso dell’iniziativa verranno premiate le scuole vincitrici del concorso nazionale “La Grande Guerra e le terre irredente dell’Adriatico orientale nella memoria degli italiani”, promosso dal Miur.

 

 

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