Gheddafi aveva previsto tutto: «Senza di me sarete invasi dai terroristi»

16 Feb 2015 21:26 - di Antonio Pannullo
Gheddafi e Berlusconi in LIbia

«La scelta è tra me e al Qaeda», aveva detto Gheddafi nella sua ultima intervista, prima di essere barbaramente linciato, aggiungendo che «senza di me il terrorismo islamico conquisterà l’Europa». Allora sembrò solo una vanteria, il delirio di un dittatore che per 42 anni aveva fatto il bello e il cattivo tempo nel suo Paese, la Libia, il rais che aveva cacciato gli italiani, insultato la loro memoria, accusato l’Italia di crimini di guerra e quant’altro. Oggi, invece, l’insipienza e la miopia dei governi occidentali, incluso il nostro, arrivano al punto di costringerci a rivalutare Muhammar Gheddafi, con il quale la Libia era stabile, dove le nostre aziende proliferavano e soprattutto da dove le migliaia di migranti non partivano più.

Aveva ragione Silvio Berlusconi…

Silvio Berlusconi era stato ferocemente insultato e criticato per aver raggiunto un accordo col dittatore della Rivoluzione Verde, ma ex post abbiamo dovuto constatare che aveva ragione Berlusconi con la sua realpolitik. Le sinistre, il centro e i vari movimenti anti-Berlusconi attaccarono il governo solo per dovere d’ufficio e in odio al centrodestra, perché quando si fanno affari, ad esempio, col regime liberticida della Cina popolare, nessuno apre bocca. Ma Berlusconi andava attaccato, in quasiasi modo e per quasiasi motivo, anche se stava agendo nell’interesse dell’Italia: se non ci fosse stato il dissennato attacco occidentale dalla Libia, di Mare Nostrum non si sarebbe mai sentito parlare, e forse neanche di Califfato islamico. L’altro rais da colpire era il presidente siriano Assad, colpevole a prescindere, e anche di lui stiamo scoprendo che alla fine aveva ragione a contrastare i terroristi islamici. E Saddam Hussein? Lui le armi di distruzione di massa non ce le aveva, non era un fanatico islamico, tanto che il suo vice era un cristiano, Tarek Aziz. Eppure l’Iraq ha dovuto essere destabilizzato da invasioni  militari straniere, con le conseguenze che oggi tutti conosciamo.

Italia succube degli errori di Usa e Ue

Questo Occidente sbaglia sempre, a quanto pare: Iraq, Siria, Afghanistan e oggi Libia sono nella guerra civile per errate valutazioni da parte di Usa e Ue, e di conseguenza anche dell’Italia, ultima ruota del carro dal potere decisionale assolutamente nullo. I fatti stanno dando ragione a chi si opponeva alle invasioni esportatrici di democrazia, eppure si persevera nell’errore. Il rischio è che ci troveremo presto in Europa le avanguardie terroriste del Califfato islamico, mostro creato dall’Occidente con le sue inconsulte azioni militari e diplomatiche. Allora ci si ricorderà – forse – della profezia di un dittatore il quale però, alla fine, era migliore delle armate nere dell’Isis…

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