Festival di Sanremo: da Brunetta a Famiglia cristiana tutti contro Siani

11 Feb 2015 17:30 - di Guido Liberati

Tutti contro Alessandro Siani per la sua esibizione nella serata di apertura del Festival di Sanremo. Contro la performance del comico napoletano si è schierata anche Famiglia Cristiana: «Ha iniziato apostrofando alcuni spettatori anziani con: «Chi sta guardando penserà: stiamo pagando il canone o l’Inps?», poi ha proseguito rivolgendosi a un bambino sovrappeso seduto in prima fila: («Ce la fai a entrare nella poltrona zio?») e, infine, una volta sul palco – prosegue il settimanale dei Paolini – ha infierito contro alcuni orchestrali ironizzando sulla calvizie e ancora una volta sul sovrappeso. Insomma una comicità tutta giocata sui difetti fisici, la più facile e risaputa». Tra i bersagli politici di Siani Matteo Salvini e Renato Brunetta, tutti e due all’opposizione: ignorati gli esponenti di governo e del centrosinistra. Siani, oltre alla contestata battuta sul ragazzo in platea, ha preso di mira nel suo intervento a Sanremo l’altezza di Brunetta parlando di un’auto blu con un seggiolino, destinato non ad un bambino ma al parlamentare. Una comicità di regime che ha indignato lo stesso Brunetta: «La battuta su di me è penosa. Ma mi indigna molto di più quella schifosa fatta contro un bambino, ridicolizzato con violenza. Siani razzista», ha commentato su Twitter il capogruppo di Forza Italia a Montecitorio.

 

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Anche l’Osservatorio dei minori contesta Siani

Durissima anche la presa di posizione dell’Osservatorio per i minori. «Il caso Siani che a Sanremo per qualsivoglia motivo, spontaneo o artatamente costruito, irride ad un bambino in sovrappeso – ha attaccato Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori – si inserisce in un contesto di degrado, rispetto alle norme vigenti in materia di Tv e Minori, che su Rai 1 galoppa a tutto spiano da tempo».  Da qui la richiesta di un incontro chiarificatore con i vertici Rai. Gettano acqua sul fuoco i diretti interessati. Siani ha scattato un selfie con il bambino preso in giro in camerino lasciando intendere che la questione è finita lì. Minimizza anche il direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi: «Non credo che Alessandro Siani volesse offendere nessuno. Direi godiamoci Sanremo; credo che bisogna imparare anche a rilassarsi e ad apprezzare la satira». L’intenzione è quella di tacitare il tutto, in omaggio al comico partenopeo, a tarallucci e vino. A spese degli abbonati Rai.

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