Falsari napoletani, scoperto un “tesoro”: 53 milioni di euro contraffatti

12 Feb 2015 10:10 - di Redazione

La solita banda dei falsari, nulla a che vedere con quella degli “onesti” di Totò e Peppino. Un’altra centrale per la produzione di euro falsi è stata scoperta a Villaricca, in provincia di Napoli, con la scoperta di 53 milioni di banconote contraffatte nella una cantina di un’abitazione. Si tratta – secondo quanto riferito – di uno dei più ingenti sequestri di denaro che siano mai stati realizzati. I militari della compagnia di Giugliano, durante una perquisizione domiciliare in un’abitazione al corso Europa hanno trovato una “montagna” di soldi falsi stipati in una cantina. Si tratta di 53 milioni di euro in banconote da 100, 50, 20 e 10 euro. Centinaia di migliaia di pezzi già pronti per essere distribuiti. In flagranza di reato è stato arrestato Antonio Sgambati, di 51 anni, già noto alle forze dell’ ordine, proprietario dell’abitazione, ritenuto responsabile di falsificazione, spendita e introduzione nello stato di monete falsificate. La procura della Repubblica di Napoli Nord ha avviato indagini per ricostruire la catena di responsabilità tra produzione e canali di distribuzione del denaro abilmente falsificato. Per stabilire la qualità della lavorazione e trarre indirizzi investigativi sono già al lavoro i carabinieri del Noam (Nucleo operativo antifalsificazione monetaria).

La banda che spacciò i 30 euro ai tedeschi…

Solo tre mesi fa, a fine novembre, a Napoli era stata scoperta una banda di falsari che era riuscito a spacciare perfino una banconota da 300 euro a un tedesco, un taglio mai esistito. Le indagini dei carabinieri permisero di smaschere una rete, la Napoli group, che aveva inondato l’Europa e il mondo di banconote e monete false tanto da mettere in allarme la Bce; undici le organizzazioni scoperte, ciascuna con compiti specifici: dallo stoccaggio al trasporto, fino alla spendita al minuto delle banconote. Quella operazione dei carabinieri di Napoli e Caserta aveva portato all’arresto di oltre 50 persone, responsabile di oltre il 90 per cento dell’intero traffico mondiale di euro falsi.

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