Egitto, condannato a 5 anni di reclusione il blogger-militante El Fattah

23 Feb 2015 12:45 - di Redazione

Alaa Abd El-Fattah, uno dei più noti attivisti e blogger egiziani, è stato condannato al Cairo a cinque anni di reclusione nella riedizione del processo a suo carico sulla base della controversa legge contro le manifestazioni. L’attivista di sinistra è stato condannato anche a una pesante ammenda. Nel processo annullato, Fattah era stato condannato a 15 anni di reclusione per aver partecipato a una manifestazione non autorizzata contro la nuova costituzione fuori del Parlamento egiziano.

Egitto, il diritto a manifestare

Il caso è sconfinato dall’Egitto e viene tenuto sotto osservazione a livello internazionale visto che  riguarda l’applicazione della contrastatissima legge anti-manifestazioni sul diritto a manifestare. Gli altri ventiquattro imputati sono stati condannati a pene che variano dai tre ai quindici anni di carcere. Tutti dovranno pagare una multa pari a quasi dodicimila euro. Secondo l’accusa, il gruppo avrebbe attaccato la polizia durante una manifestazione che ha avuto luogo nel novembre del 2013. Quando è stato annunciato il verdetto, il pubblico ha gridato “Abbasso il regime militare”.

El Fattah: una vita di proteste

Adbel Fattah, 33 anni, è una delle figure più importanti del movimento di protesta che nel febbraio del 2011 portò alla destituzione dell’allora presidente Hosni Mubarak. È stato arrestato per la prima volta nel maggio del 2006 durante una protesta pacifica a favore di una magistratura indipendente. Nell’ottobre del 2011 ha trascorso due mesi in carcere con l’accusa di aver incitato alla violenza. Nel novembre del 2013 A è stato, appunto, arrestato di nuovo, condannato a quindici anni di prigione, è stato scarcerato su cauzione lo scorso settembre e nuovamente arrestato a ottobre. La famiglia di Adbel Fattah è nota per l’attivismo contro gli abusi del potere. La sorella Sanaa è in carcere per avere preso parte a una manifestazione, mentre il padre Ahmed Seif, morto ad agosto, è stato un attivista per la difesa dei diritti umani, più volte arrestato sotto il regime di Mubarak.

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