Alemanno: scrivo un libro sulla destra e mi preparo a scalare l’Himalaya

20 Feb 2015 12:02 - di Redazione

Sul settimanale Visto dopo le settimane difficili seguite all’inchiesta “Mafia Capitale” torna a parlare Gianni Alemanno e confida i suoi progetti e i suoi crucci a Mariagloria Fontana: sono tornato a fare l’ingegnere, dice, mia moglie mi è stata vicinissima, sto scrivendo un saggio sulla destra e a settembre tornerò a scalare l’Himalaya.

Per Alemanno la stampa ha sbagliato obiettivo

Centrale, nell’intervista, il passaggio sull’inchiesta che lo vede indagato: “La stampa -afferma l’ex sindaco di Roma – ha focalizzato tutta la vicenda su di me, ma è coinvolto un ampio settore della politica romana. In Campidoglio il personaggio chiave, il dominus, non è Massimo Carminati ma Salvatore Buzzi, un uomo del Pd”. Alemanno respinge anche l’accusa di avere scelto male i propri collaboratori: “Non sarei certo il primo politico con dei collaboratori sotto accusa, basta pensare agli stretti collaboratori del sindaco Marino che sono inquisiti e a Luca Odevaine, vicecapo di gabinetto e braccio destro di Walter Veltroni quando era in Campidoglio. In politica non si può automaticamente scaricare la responsabilità dei collaboratori su chi li ha nominati, altrimenti nessuno si salverebbe”.

I finanziamenti a Nuova Italia

Parlando poi dei finanziamenti ricevuti dalla sua Fondazione Nuova Italia, Alemanno precisa che la coop 29 giugno ha dato contributi legali e registrati a tutti, da destra a sinistra. “Si tratta – afferma – di finanziamenti privati ai partiti perfettamente legittimi. Come accade per qualsiasi esponente politico. Io li ricevevo in campagna elettorale da tutti i fronti politici, non solo da loro”.

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