Affittopoli a Roma, la storica sede del Pci non si vende più

14 Feb 2015 11:59 - di Francesco Severini

Si arricchisce di un nuovo capitolo l’affittopoli capitolina che sta caratterizzando da un po’ di giorni la prima pagina del quotidiano romano Il Tempo. Nella lista dei “graziati” dalla giunta di centrosinistra – scrive oggi Francesca Pizzolante – è finita anche la storica sede del Pd in via dei Giubbonari. Originariamente la sede era inclusa nell’elenco degli immobili da mettere sul mercato in base alla delibera 88 firmata dalla giunta Alemanno. Nel passaggio dal centrodestra al centrosinistra di Ignazio Marino però qualche mano generosa ha pensato bene di sbianchettare il civico di via dei Giubbonari. La storica sede comunista non sarà dunque dismessa. “È andata peggio – scrive Il Tempo – ai compagni di via Gioacchino Belli 9, dove è domiciliata Rifondazione comunista. Il bene in questione, 30 metri quadrati che al Comune risultano occupati senza titolo, sarà dismesso”.

Le opposizioni non ci stanno

Le opposizioni sono ora sul piede di guerra. Secondo Alfio Marchini «gli immobili vanno prima valorizzati e poi venduti». Il capogruppo di Fdi Fabrizio Ghera chiede un’indagine patrimoniale sugli inquilini «prima di concedere lo sconto del 30 per cento» sull’acquisto. Duro anche il consigliere di Fi Ignazio Cozzoli, che ricorda come il provvedimento sia atteso al varco da oltre 7mila emendamenti e ordini del giorno. Pure Marcello De Vito (M5S) annuncia «battaglia» su un provvedimento che definisce «illegittimo».

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