Spese pazze nei Comuni: Pomezia prima per costi di cancelleria

15 Gen 2015 18:16 - di Carlo Marini

A Pomezia ci sono sessantamila abitanti, un sindaco grillino e il record italiano di spese per “carta cancelleria e stampati” (un milione e quattrocentomila euro). È una delle spese pazze emerse dai numeri del sito http://soldipubblici.thefool.it/info «Questo sito è il nostro piccolo omaggio alla trasparenza, per rendere accessibili ed usabili in modo differente i dati messi a disposizione dalla piattaforma del governo SoldiPubblici.Gov.it.», fanno sapere i gestori del portale che raccoglie i dati in maniera organica e dettagliata. Proprio i pagamenti alla voce “carta, cancelleria e stampati” per l’anno appena passato, presentano una delle classifiche più bizzarre. Dimenticatevi l’indice demografico e le dimensioni della città: tra i Comuni più spendaccioni, dopo la cittadina in provincia di Roma, c’è la Milano di Giuliano Pisapia al secondo posto, (€988.466,21) e al terzo la città di Catania guidata da Enzo Bianco (€971.830,64). In classifica, a sorpresa figura Modena all’ottavo posto con 354mila euro di spesa nell’ultimo anno. Ancora più clamoroso il caso di Barano d’Ischia, con appena diecimila abitanti, al nono posto con 344mila euro di spesa annue. Al tredicesimo e quattordicesimo posto Nola (274mila) Afragola (270mila) in provincia di Napoli. Come pure spiccano le spese del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina (197mila euro).

A Caorle si spende per i rifiuti più che a Napoli

Quelle sulle spese di cancelleria sono i dati più eclatanti. Tuttavia, nel mare di cifre,  i confronti, sul pro capite, come osserva il Corriere della Sera, «possono essere micidiali. Gli amministratori locali a Roma costano 7,8 milioni: due euro per abitante. Che salgono a 3 a Milano, 5 a Napoli, 6 a Palermo, 11 a Cosenza, 12 a Siracusa e Caserta, 13 euro a Bolzano, 14 a Messina, 15 a Chieti, 22 a Vibo Valentia, 24 ad Aosta». E ancora: «Lo smaltimento dei rifiuti, che costa agli italiani quasi 8 miliardi e mezzo l’anno. Il Comune di Napoli nel 2014 ha sborsato 305 euro per ogni cittadino, Venezia 318: ovvio, in una città dove i turisti sono quotidianamente il triplo degli abitanti la raccolta differenziata è complicatissima. Ma si possono spendere 684 euro pro capite a Porto Cesareo, 760 a Capri, 802 a Caorle». Una pioggia di cifre che mostra parecchie contraddizioni: a Rolo del Sangro (Chieti) per “pubblicazioni, giornali e riviste” il Comune spende 53 euro pro capite. A Trento, invece, appena due euro per cittadino. Sono tanti i conti che non tornano e non può bastare il sito del governo Renzi per risolvere la questione.

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