Semestre Ue: l’Italia passa la mano. Aula vuota a Strasburgo per Renzi

13 Gen 2015 13:20 - di Romana Fabiani

Nessuna traccia, nessun segnale. Poche ore fa si è concluso nell’indifferenza generale il semestre Ue di presidenza italiana. E l’istantanea dell’aula semideserta di Strasburgo durante l’intervento di Matteo Renzi (che vorrebbe descrivere le magnifiche sorti e progressive del suo operato) lo dimostra meglio di tante parole. A dispetto dei solenni impegni di svolta nei confronti della sudditanza italiana alla troika, il semestre passerà alla storia come la più anonima delle parentesi.

Solo fumo

«Se quello che si e fatto in sei mesi per flessibilità e investimenti si fosse fatto nei sei anni precedenti l’Europa non sarebbe vicina alla deflazione. O l’Europa cambia o diventerà il fanalino di coda del mondo», è uno dei passaggi dell’intervento del premier, che avrebbe dovuto illustrare i risultati ottenuti e invece è costretto all’ennesima sfilata di sogni, tutti rigorosamente declinati al futuro. «Ma siamo riusciti in questi mesi a ridare un’anima all’Europa?», si chiede senza rispondersi. «È difficile affrontare questo dibattito in un momento in cui la discussione sull’Europa è turbato da una demagogia imbarazzante, dal tentativo di rannicchiare i nostri valori in una fortezza. Il luogo dell’Europa non è la fortezza, ma la piazza». E ancora, a corto di argomenti concreti, «l’Italia viene ad offrire un’idea di Europa, di un luogo di speranza delle giovani generazioni».

Le proteste

Renzi superstar è stato interrotto più volte per i fischi e le contestazioni dai banchi degli euroscettici. In particolare, un eurodeputato dell’Ukip di Nigel Farage ha gridato per una dozzina di volte rubbish (spazzaturaall’indirizzo del premier. Immediato il richiamo del presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, l’ultimo che possa dare lezioni di bon ton ed etica, «Attento, rischia di chiamare così se stesso».

Le critiche

Bocciato anche in Italia da quei pochi che hanno ascoltato il suo intervento. Per Giorgia Meloni è stato un «discorso retorico, pieno di slogan e senza risultati concreti: Renzi – scrive la leader di Fratelli d’Italia su Twitter – chiude degnamente i suoi 6 mesi di fallimenti alla guida Ue. Patetico». Identico il parere dell’azzurra Deborah Bergamini: “Renzi chiude semestre incolore: deserto in Aula #Strasburgo dimostra indifferenza per esperienza che non lascia segni. #vuotopneumatico”, è il suo cinguettìo. Non meno duro il giudizio di Raffaele Fitto, il leader dell’opposizione interna a Forza Italia, «Matteo Renzi- parla al Parlamento europeo in un’Aula semivuota: e questo è di per sé un giudizio eloquente e impietoso degli europarlamentari di tutti i Paesi e di tutte le appartenenze politiche sul semestre italiano. Un’Aula vuota per un semestre vuoto, si potrebbe sintetizzare». Per Matteo Salvini questo semestre di presidenza italiana è stato il nulla: «Oggi la degna fine di sei mesi chiacchiere. Auguri alla Lettonia che farà certamente meglio di questo semestre drammatico».

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