Porte chiuse a Magdi Allam: per la sinistra il convegno sull’Islam non si fa

9 Gen 2015 14:19 - di Alessandra Danieli

No pasaran. I paladini rossi della libertà di stampa e del pluralismo dell’informazione dicono no al convegno sull’Islam promosso dal “memico” Magdi Allam. La sinistra, udite udite, ritiene addirittura «offensivo per la dignità umana» l’incontro già programmato a Nemi (cittadina sul lago in provincia di Roma) per parlare di Islam il prossimo 17 gennaio. A due giorni dalla strage parigina che ha scosso il mondo, il giornalista e politico diventa il bersaglio degli ideologi del buonismo planetario, che per l’occasione recuperano l’antico linguaggio comunista e condannano l’«infausta» venuta dell’ex editorialista di origini egiziane.

Le polemiche

Per la rete che fa capo al gruppo di sinistra Partecipazione democratica, insomma, Allam incarna il diavolo islamofobo da tenere lontano «perché fautore di teorie fatte proprie solo dai gruppuscoli fascisti e dai leghisti in Italia e dai rigurgiti nazisti nel resto del mondo». Nemmeno l’attacco terroristico a Charlie Hebdo  è servito a spegnere gli animi sul triste derby tra islamismo buono e islamismo cattivo. A dare fuoco alle polveri anche la presidente della Camera, Laura Boldrini (accusata dallo stesso Magdi Allam di non conoscere l’Islam e il Corano), che ha invitato a non confondere gli assassini con i musulmani. La deputata di Sel Ileana Piazzoni spara a zero sul convegno di Nemi definendolo  un «manifesto di intolleranza», un «vernissage per le tesi intolleranti di Allam» e un «insulto alla comunità islamica».

I distinguo

Non si fa attendere la replica di Claudia Bellocchi, responsabile della Lega Nord Roma, che spiega: «In un momento in cui il terrorismo andrebbe subito arginato con il blocco delle frontiere ai clandestini e con un maggiore controllo delle moschee,  una persona come Magdi Allam, che ha sia l’esperienza musulmana che cristiana, potrebbe contribuire ad aiutare le istituzioni ad avere un ottica concreta nella prevenzione di atti terroristici legati al mondo islamico». Il comitato civico Insieme per Nemi e l’associazione Planet Nemi Onlus auspicano un’imponente partecipazione della cittadinanza per dibattere «con onestà intellettuale e serenità di giudizio scevri da pregiudizi dannosi e inaccettabili».

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