Una mail scagiona i nostri marò: due le sparatorie con orari diversi

21 Gen 2015 10:35 - di Valerio Pugi

Potrebbe essere una mail a scagionare Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, i due marò italiani accusati di aver ucciso due pescatori indiani imbarcati su un peschereccio scambiato per un battello di pirati il 15 gennaio 2012. Il comandante dell’Enrica Lexie, il cargo a bordo del quale erano in servizio i due militari, con un messaggio di posta elettronica avvisa le autorità di aver subito un’aggressione da parte dei pirati. Fondamentale l’orario: la mail è stata spedita alle 19.15 del 15 febbraio 2012. Ebbene, l’armatore del peschereccio S. Antony ha sempre dichiarato che gli spari che colpirono a morte due suoi pescatori avvennero alle 21.30. Si tratterebbe, quindi, di due ore e un quarto dopo la mail del comandante. A dare notizia di questo eccezionale documento è il settimanale Oggi . Questo messaggio dimostrerebbe che si è trattato di due incidenti diversi. Quella sera, dunque, ci furono due sparatorie, non una soltanto. Questo elemento potrebbe scagionare i fucilieri di Marina.

Orari diversi

Nella mail il comandante del cargo comunica all’armatore Fratelli D’Amato, ma anche alla nave militare Grecale e al Marittime Security Centre Horn of Africa e all’United Kingdom Marine Trade operations, l’avvenuto incidente con un possibile barchino di pirati. “La mail – scrive Oggi – è stata spedita alle 19.15 (ora dell’India) e fa riferimento a un’aggressione operata da sei persone armate intorno alle 16. L’armatore del peschereccio S. Antony sul quale persero la vita i due pescatori, ha sempre raccontato che gli spari li colpirono alle 21.30 (sempre ora indiana)”. Il messaggio spedito a caldo (subito dopo l’attacco dei pirati) dal comandante della nave dimostra dunque che si è trattato di due incidenti diversi. Non è un particolare di poco conto.

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