Cremona, i giornali colpevolizzano CasaPound e assolvono i centri sociali

19 Gen 2015 14:05 - di Guglielmo Federici

È di cinque feriti il bilancio degli scontri fuori lo stadio di Cremona tra antagonisti dei centri sociali e militanti di CasaPound. Due di loro, il cinquantenne del Centro sociale Dordoni e un ragazzo di CasaPund sono  ricoverati in prognosi riservata all’ospedale Maggiore cittadino.Verso le 18.30, i due gruppi di militanti i si sono affrontati con spranghe e bastoni davanti al Dordoni (che si trova vicino al parcheggio dello stadio dove si era tenuta la partita Lega Pro fra Cremonese e Mantova).

«Siamo stati aggrediti»

Sulla dinamica delgli scontri ha chiarito Gianluca Iannone, leader di CasaPound Italia. «Dopo la partita Cremonese-Mantova una decina tra nostri militanti e simpatizzanti sono stati aggrediti nel parcheggio dello stadio da militanti armati del centro sociale Dordoni. Uscendo dal bar adiacente lo stadio abbiamo trovato nel parcheggio un gruppo di autonomi usciti dal centro sociale armati di spranghe e bastoni a tenderci un agguato. Siamo stati caricati e ci siamo difesi, costringendo gli aggressori a scappare dentro il centro sociale e permettendo loro di raccogliere chi era ferito. Uno dei nostri è stato portato in ospedale con ferite alla testa ed è ora sottoposto ad accertamenti neurologici». Ancora una volta  si  sottolinea come situazioni come queste «da noi non cercate, né volute in alcun modo, siano frutto del clima assurdo creato dagli antifascisti cittadini, già in passato peraltro resisi responsabili di aggressioni nei confronti di nostri militanti». (La foto è tratta dal sito www.2duerighe.com)

Non è un episodio isolato

«Non è un episodio isolato», sottolinea il leader di CasaPound Italia che  enumera ultime intimidazioni da parte di centri sociali e Pd a Firenze e «l’ordigno esploso contro la nostra sede di Parma. È evidente che è in atto una nuova campagna di violenza “rossa”». Pertanto l’invito a tutte le comunità di CasaPound presenti sul territorio nazionale è categorico: «Non accettare provocazioni di alcun genere di continuare a lavorare come sempre». conclude Iannone. La versione degli antagonisti – uno dei quali in coma – è opposta e sui social forum assistiamo all’ennesimo reciproco scambio di accuse. Le autorità cittadine pensavano che potessero verificarsi scontri tra i tifosi delle due squadre, storicamente avversari. Protagonisti dei tafferugli sono stati invece tutti tifosi della Cremonese, divisi anche all’interno dello stadio Zini in due settori, uno occupato dai militanti del centro sociale Dordoni e l’altro da militanti di Casapound che in città ha una sede.

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