Candidati improbabili per il Colle? Ecco l’elenco dei più stravaganti

30 Gen 2015 13:21 - di Priscilla Del Ninno

Dopo la fumata nera di giovedì, nella corsa al Colle perde posizioni la mozione Magalli. Già, perché accanto all’agone presidenziale ufficiale si sta giocando sempre più attivamente la competizione parallela dei candidati impossibili tirati in ballo più o meno sarcasticamente dai grandi elettori come dagli appassionati “tifosi” del campionato politico esterni al terreno di gioco parlamentare che, dalla curva della piattaforma digitale, e poi rilanciati dai quotidiani e dagli speciali tv, invocano da giorni a viva voce  le nomination dei loro beniamini.

Gara alla preferenza impossibile

Così, questa avvincente gara alla preferenza impossibile e al voto sardonico, tra outsider insospettabili e proposte all’ultimo grido spettacolare, si aggiorna all’ultimo scrutinio che, impietosamente, ha sentenziato una netta perdita di posizioni del presentatore Rai Giancarlo Magalli, incoronato nei giorni scorsi da un sondaggio del Fatto Quotidiano on line tra i più graditi successori di Napolitano, scalzato in vetta dal Capitano Totti che a sua volta, in un’ideale e anacronistico derby elettorale, vince sul decano Gigi Riva per cinque voti a uno. Ma dalla presidente della Camera impegnata nello spoglio arriva tempestivamente il richiamo all’ordine: annullati i cinque voti assegnati all’ex “Pupone” con un’inappellabile «Totti? Non ha l’età»… E non è tutto: gli ultimi scrutini sanciscono un irriverente testa a testa anche tra due numeri uno del piccolo schermo, Ezio Greggio e Sabrina Ferilli, che raccolgono due dignitose preferenze, per inciso le stesse ottenute dalla senatrice democrat Anna Finocchiaro, una dei papabili che in questi giorni ha imperversato sul serio nel “Toto Quirinale” tanto in voga.

Un “Toto Quirinale” tutto da ridere

Quindi, tra il serio e il faceto, aspettando la consultazione definitiva e la fumata bianca, è tutto un tripudio di frizzi, lazzi e Razzi, votato anche lui in ossequio alla simpatia televisiva riscossa grazie alle rivisitazioni satiriche di Maurizio Crozza. Una hit parade, quella delle elezioni presidenziali, che delinea una classifica perpendicolare a quella istituzionale, in cui svettano gli 11 voti racimolati dal giornalista e conduttore della trasmissione radiofonica Un giorno da pecora, Claudio Sabelli Fioretti, che alla conta delle preferenze raccoglie ben due punti in più di quelli conseguiti da Romano Prodi, anche lui ai blocchi di partenza nella corsa per il Colle: quella reale. Una gara che, tra candidati ufficiali e competitor a dir poco improbabili, si chiuderà (al fotofinish?) solo nella giornata di sabato.

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