La caccia continua. E torna in edicola Charlie Hebdo in 3 milioni di copie

13 Gen 2015 12:08 - di Sandro Forte

Amedy Coulibaly, l’autore del massacro di quattro ebrei nel negozio kosher di Vincennes e prima di una poliziotta, «aveva senza alcun dubbio un complice». Ne è convinto il premier francese Manuel Valls che ha annunciato come «la caccia continua». Nel giorno del massacro, il 9 gennaio, si era sospettata la compagna Hayat Boumeddiene, che però si è poi accertato aver lasciato la Francia una settimana prima, il 2, ed essere dall’8 in Siria. Secondo fonti della polizia, i terroristi islamici in fuga sarebbero sei, tutti componenti della cellula jihadista alla quale appartenevano gli attentatori.

 In copertina una vignetta su Maometto

Intanto, sulla copertina della rivista Charlie Hebdo compare una vignetta con Maometto che versa una lacrima e mostra un cartello con la scritta “Je suis Charlie” mentre sulla testa del profeta appare la scritta “E’ tutto perdonato”. Sarà questa la prima pagina del primo numero del settimanale Charlie Hebdo dopo l’attacco terroristico che ha causato 12 morti, tra cui il direttore e diversi vignettisti. La copertina del settimanale è stata anticipata dal quotidiano Liberation, che ospita la sede del periodico satirico, nel giorno in cui Al-Qaeda ha minacciato nuovamente la Francia. Charlie Hebdo uscirà mercoledì con 3 milioni di copie, contro le 60.000 normali. Il settimanale ha deciso di triplicare le copie rispetto alle prime indicazioni che parlavano di un milione, sarà stampato in 60 lingue e distribuito in tutto il mondo.

Minacciati nuovi attentati alla Francia

Sul fronte terroristico il ramo magrebino dell’organizzazione ha assicurato che ci saranno nuovi attacchi se Parigi continuerà con la sua presenza militare in Mali e nella Repubblica centrafricana, se continuerà a bombardare l’Iraq o la Siria, se ci saranno nuove offese della stampa al Profeta. «La Francia – si legge in un messaggio di Al Qaeda nel Maghreb islamico diffuso da siti jihadisti – sta pagando oggi il prezzo della sua aggressione ai musulmani e le sue politiche ostili all’Islam. Se i suoi soldati continueranno ad occupare il Mali e la Repubblica centrafricana, e a bombardare la nostra gente in Siria e in Iraq e se la sua stupida stampa continuerà ad offendere il nostro Profeta, la Francia si esporrà al peggio». Il gruppo ha anche reso omaggio ai tre uomini, definiti “soldati dell’Islam” ed “eroi”, responsabili dell’uccisione di 17 persone negli al settimanale Charlie Hebdo e al negozio kosher.

L’attacco di hacker islamici al Comando centrale Usa

Infine si è appreso che l’account Twitter del Comando centrale Usa per la regione mediorientale Centcom è stato sospeso dopo un attacco hacker da parte dell’Isis che ha inviato, a nome del centro logistico Usa, otto tweet nell’arco di venti minuti minacciando i militari americani: «Attenzione, soldati americani, stiamo arrivando, siamo nei vostri computer, guardatevi le spalle. Vi conosciamo e conosciamo le vostre mogli e i vostri bambini». Gli hacker hanno pubblicato nei diversi tweet alcuni documenti militari interni del ministero della Difesa e i numeri di telefono o e gli indirizzi di diversi ufficiali.

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