La sinistra si rassegni: ai bambini italiani il “cous cous” non piace

29 Dic 2014 10:15 - di Antonio Marras

Finalmente anche i grandi media nazionali si sono accorti di ciò che era sotto gli occhi di tutti coloro che accompagnano i figli a scuola e li vanno a prendere dopo pranzo: i menu multietnici tanto cari alla sinistra, quelli dove al posto delle penne al pomodoro ai bambini rifilano il “cous cous” arabo o il riso alla cantonese made in China, non piacciono ai nostri figli, ma probabilmente neanche a quelli degli immigrati che convivono con  loro nelle stesse mense. La dieta mediterranea, è la conclusione a cui è arrivato ieri anche il Corriere della Sera – dopo mesi di battaglie politiche della destra – resta l’alimentazione più apprezzata dai bambini e dai genitori italiani. E non c’è bisogno del menu arabo o danese per integrare gli italiani con gli stranieri, come hanno cercato di fare le giunte di centrosinistra a Roma, Milano e in tante altre città italiane con la politica del cibo “a maggioranza”: gli stranieri sono di più,  dunque si mangia straniero…

La “scoperta” del Corriere della Sera

«Sarebbe bastato ricordare come era andata a Milano: migliaia di piatti finiti nella spazzatura durante la giornata mondiale della cucina vegetariana…. Non sta andando meglio a “Viva l’Europa”, il progetto voluto dall’assessore romano Alassandra Cattoi per far conoscere agli studenti la cultura gastronomica di tanti Paesi diversi e aumentare la consapevolezza di appartenenza dell’Italia all’Europa», è il parere del quotidiano milanese, che spiega: «L’idea non sta raccogliendo il favore di mamme e bambini. Soltanto capricci? Forse. Eppure ci vuole una bella dose di ottimismo a pensare di far digerire (prima dei pasti) ai genitori le Æggekage danesi (uova strapazzate, patate e pancetta), i Würstel tedeschi con patate, lo Stampott olandese (patate, salsiccia e carote) o il Fish & chips inglese (pesce e patate fritte)», scrive il Corriere in un lungo articolo in cui pone pesanti interrogativi sulll’offerta nelle mese scolastiche italiane. Che le giunte di sinistra dovrebbero leggere con attenzione.

I menu maghrebini a Pisa…

Eppure fino allo scorso anno in tutte le città amministrate dal centrosinistra il menu multietnico sembrava di gran moda. A Milano, Torino, Roma, e anche a Pisa, dove il Comune aveva prediposto una lista di alimenti arabi per le scuole dell’obbligo perché le classi erano a prelvalenza composte di di bambini di provenienza maghrebina. In tavola quindi “cous cous” aromatico e polpettine di pesce in salsa piccante con patate lesse e olive. Forse si arriverà al punto da dover perquisire gli studenti italiani per evitare che nascondano, sotto il grembiulino, dei vietatissimo panini al prosciutto San Daniele con mozzarella di bufala di Battipaglia.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *