Piemonte, cene a spese dei contribuenti: alla sbarra i vertici del Pd

11 Dic 2014 10:09 - di Antonio Marras

La rimborsoli piemontesi è a una svolta. I vertici locali del Pd andranno alla sbarra, col rito abbreviato, dopo essere stati rinviati a giudizio. «Riteniamo di aver agito correttamente e abbiamo cercato di spiegarlo tutte le volte che ci è stato concesso. Non possiamo aspettare altro tempo per un giudizio chiaro della magistratura». Arriva con queste parole, pronunciate dal capogruppo del Pd in Regione Piemonte, Davide Gariglio, l’ufficializzazione di una notizia ormai nell’aria da alcuni giorni: gli esponenti Democratici coinvolti nella Rimborsopoli piemontese si faranno giudicare con il rito abbreviato. Ma solo per affrettare i tempi, eh…

Mezza giunta Chiamparino nei guai

La scelta di patteggiare riguarda, oltre a Gariglio, l’attuale vicepresidente della giunta Chiamparino, Aldo Reschigna, la consigliera regionale Angela Motta e il senatore Stefano Lepri. Sono accusati, insieme ad altri sei politici, di peculato per il presunto uso improprio dei rimborsi destinati ai gruppi consiliari della Regione Piemonte nella passata legislatura. Quasi sempre si tratta di pranzi e cene presentate come impegni di lavoro politico o istituzionale. I pubblici ministeri Giancarlo Avenati Bassi ed Enrica Gabetta avevano chiesto per loro l’archiviazione del procedimento, ma il gip Roberto Ruscello, con un’ordinanza lunga e articolata, aveva detto no. Si è resa così necessaria l’udienza preliminare, celebrata in questi giorni dal gip Daniela Rispoli. Davanti al quale Gariglio e C. hanno ribadito la propria correttezza.

Il rischio dell’immediata decadenza

«Nessuno dei componenti del nostro gruppo in consiglio regionale ha fatto spese di carattere personale. Non sarebbero state rimborsate», ha detto Gariglio ai giornalisti al termine dell’interrogatorio a cui si è fatto sottoporre. Una proclamazione di innocenza che li ha spinti a chiedere il rito abbreviato. Una strada non senza rischi, perché l’eventuale condanna comporterebbe la loro immediata decadenza, con probabili ripercussioni sull’attuale legislatura regionale. Venerdì, davanti al gip, si avvierà la chiusura della seconda tranche di Rimborsopoli. I diretti interessati, secondo quanto appreso, sperano con il rito abbreviato di arrivare ad una decisione già entro Natale.

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