“Matteo, sei falso come Giuda”: il Mattinale colpisce, il Pd sbianca

20 Dic 2014 16:59 - di Guglielmo Federici

«Oscena rappresentazione. Ieri ci è toccato assistere a questa oscena rappresentazione. Il Senato è stato trattato come residenza indebita di una banda di scolaretti viziati in perenne gita. Di contro, alacremente, in altre stanze, facendo cento cose tutte indispensabili, rispondendo ad un ammirato intervistatore del Foglio, Renzi pensa al popolo, e che cosa fa? Mentre i senatori si divertono, dopo aver salvato l’Italia a Bruxelles, scopre che la legge di Stabilità è piena di mance e marchette. E come l’Angelo purificatore, appena tornato dal Consiglio europeo, elimina qualsiasi ombra di favore». Lo scrive Il Mattinale, la nota politica redatta dallo staff del gruppo Forza Italia della Camera dei deputati.

Renzi recita la parte dell’eroe

I deputati forzisti sono irritati e  contrariati per le modalità del voto sulla legge di stabilità al Senato. «Falso come Giuda. Chi le aveva introdotte nel testo del maxiemendamento del governo – prosegue Il Mattinale – prima del suo arrivo con la falce e l’euclorina? Ma sì: la sua maggioranza, le aveva raccolte il suo governo. Dunque Renzi è trasformato in eroe perché purifica il Paese dalle mance elargite dal partito e dal governo di cui è capo. E questa sarebbe informazione?», si legge nella nota. Prosegue Il Mattinale:«La stessa logica introdotta da Renzi con Mafia Capitale. Si atteggia a scardinatore del malaffare quando il marcio è intestato alla gestione amministrativa di sinistra e ha per protagonista le coop rosse guidate dal suo ministro Poletti».

«Asciugamano per pediluvio»

«Asciugamano per pediluvio. Con il consenso indecente di Sua Imminenza il presidente Napolitano, il Parlamento che come dice il nome dovrebbe essere il luogo in cui si parlamenta, cioè si discute, si vaglia, è stato trattato come l’asciugamani del pediluvio del premier – si legge ancora nella nota di Forza Italia -. Al Senato si votava la legge di Stabilità, quella più importante dell’anno. Il governo ha chiuso la pratica senza che la Commissione bilancio votasse sugli emendamenti (anche i propri!) trasferendo tutto all’Aula. Ma lì non ha trasferito un bel nulla. Non c’era pronto niente. E questa miseria di incompetenza e di disprezzo per il Parlamento dovrebbe essere il governo costituente e del risanamento morale ed economico? Come si fa a crederci? Impossibile». “Spudoratezza. Questo governo di dilettanti ha cercato allora di dare una verniciata di nobiltà alla sua spudoratezza – conclude ‘Il Matinale’-. Prima tirando fuori la storia che bisognava accompagnare il tutto da una relazione tecnica, e la cosa era complicata e lunga. Accortisi che questa spiegazione era la confessione della propria inadeguatezza, si è trasmutato magicamente il ritardo in un’altra delle fatiche d’Ercole di Matteo, l’uomo che cancella privilegi e mance. Ma va’ là».

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