L’Italicum 2.0 prende forma: capilista bloccati e ballottaggi

9 Dic 2014 17:35 - di Lando Chiarini

L’allestimento della nuova legge elettorale prosegue come da copione: capilista bloccati, preferenze per tutti gli altri candidati con obbligo di genere (ogni lista dovrà rispettare l’equilibrio del 60-40 per cento per ciascun sesso) se l’elettore vuole darne due. La novità rispetto al sistema di voto in auge nella Prima Repubblica è che non si dovrà scrivere alcun nome ma solo barrare uno dei due rettangolini (prima o seconda preferenza) posti accanto al nominativo di ciascun candidato diverso dal capolista.

Sull’Italicum tiene il “Patto del Nazareno”

Questo è quanto prevede l’emendamento all’Italicum 2.0, cioè versione aggiornata, depositato al Senato dal relatore del disegno di legge, la piddina Anna Finocchiaro,  a conferma della buona tenuta del cosiddetto Patto del Nazareno, vale a dire l’accordo tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi su riforme costituzionali e legge elettorale. Lo scoglio maggiore riguarda ora la scansione temporale tra il varo definitivo dell’Italicum e l’abolizione del Senato come Camera elettiva. La questione è tutta politica dal momento che la nuova legge elettorale è tarata solo sulla Camera dei Deputati. Che cosa accadrebbe se una volta approvata si arrivasse allo scioglimento anticipato della legislatura, cioè con il Senato ancora in vita? Sul punto è atteso il cosiddetto “lodo Calderoli“.

L’emendamento Finocchiaro “sdogana” il ballottaggio

La reintroduzione delle preferenze rischia tuttavia di trasformarsi in un’illusione ottica dal momento che – alla luce degli attuali sondaggi  – solo chi incasserà il premio di maggioranza sarà in grado di portare  in Parlamento candidati scelti direttamente dai cittadini. Il resto sarà appannaggio dei capilista bloccati dei partiti sconfitti. I collegi elettorali previsti per l’elezione della Camera dei deputati (il Senato è destinato a non essere più elettivo) saranno 100 e plurinominali, cioè inserite in piccole liste. Solo il Molise sarà costituito da un unico collegio plurinominale. Un’ulteriore novità rispetto al vecchio testo sono gli apparentamenti tra le liste in caso di ballottaggio. L’emendamento della Finocchiaro ora li ha resi possibili. È stato infatti soppresso il comma 8 del testo della Camera, che invece li vietava.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *