Dal 1° gennaio nuovo aumento della benzina. Gli italiani ringraziano

3 Dic 2014 13:23 - di Alessandra Danieli

Ora il governo Renzi batte cassa anche sul comparto benzina. Gli aumenti fiscali sui carburanti non danno tregua agli italiani malgrado il prezzo del petrolio sia sceso al minimo storico da cinque anni. Negli ultimi quattro anni gli automobilisti italiani hanno subìto ben nove ritocchi all’insù di accise e Iva. E  va sempre peggio: dal primo gennaio 2015 scatterà un altro aumento.

Oltre 2 centesimi in più al litro

A fare i conti è la Cgia di Mestre precisando che «sarà un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli a stabilire l’esatta quantificazione in modo da reperire 671 milioni nel 2015 e 17,8 milioni di euro nel 2016». Sotto l’albero di Natale, insomma,  gli italiani troveranno un pessimo “pacco” firmato Renzi:  le accise sui carburanti aumenteranno di 1,8 centesimi di euro al litro ma l’effetto finale, se si considera che questo aumento ritocca la base imponibile Iva, si tradurrà in un incremento complessivo di 2,2 centesimi al litro.

Cala il greggio ma…

«Nonostante il greggio sia sceso sotto i 64 dollari – sottolinea il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi – in Italia il prezzo dei carburanti alla pompa rimane ancora molto elevato. Ovviamente, a incidere è il carico fiscale che, sia sulla benzina sia sul gasolio per autotrazione, non ha eguali in Europa. Inoltre – fa notare – tenuto conto che oltre l’80% delle nostre merci viaggia su gomma non è da escludere che gli aumenti di inizio anno spingeranno all’insù soprattutto i prezzi dei principali beni di consumo, penalizzando le famiglie più in difficoltà».

Il governo delle tasse nascoste

Malgrado gli impegni solenni e la retorica degli ottanta euro, l’ex rottamatore continua sulla strada della tassazione già percorsa dai precedenti governi di sinistra. A leggere tra le pieghe della legge di Stabilità per i prossimi tre anni si prevede un colossale aumento della leva fiscale di 50 miliardi di euro.

La rabbia del web

Sul web sale la rabbia: dietro gli hastag #anelloalnaso e #tuttoper80euro non si contano i commenti velenosi contro la truffa dell’ultima clausola di salvaguardia. “Renzi deve mantenere le sanguisughe di questo carrozzone” è uno dei tanti post, e ancora: “Il prezzo del petrolio cola a picco ma in Banana Land la benzina aumenta”; “Renzi fa riparire l’economia con l’aumento dell’Iva che arriverà a 25% e della accise sulla benzina”.  

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