Buzzi, sms-choc: vi auguro un anno “pieno di monnezza e immigrati”

12 Dic 2014 9:45 - di Lisa Turri

La cricca malavitosa e trasversale che faceva affari a Roma aveva, stando alle carte dei magistrati, un capo malavitoso e violento – Massimo Carminati – e un boss della cooperazione sociale – Salvatore Buzzi – del quale si scoprono ogni giorni nuove caratteristiche.

L’sms del Capodanno 2013

Oggi sul Corriere viene pubblicato l’sms che Buzzi inviò ai suoi amici per il Capodanno 2013: “Speriamo che il 2013 sia un anno pieno di monnezza, profughi, immigrati, sfollati, minori, piovoso così cresce l’erba da tagliare e magari con qualche bufera di neve: evviva la cooperazione socialee”. Parole sconcertanti, che ricordano quelle della cricca dell’Aquila pronta a brindare per la tragedia del terremoto. Benché le cronache si concentrino su Carminati e sui soprannomi che nel tempo gli sono stati affibbiati (il nero, il cecato, il guercio, er samurai)  il personaggio rivelatore di questa inchiesta è proprio Buzzi, l’uomo pronto a lucrare sulle altrui tragedie, simile alla tradizionale icona del vampiro che assume vita dalla morte altrui.

Una filosofia di vita

La sua filosofia di vita si era già manifestata con l’espressione: “Tu c’hai idea di quanto guadagno con gli immigrati? Il traffico di droga rende meno…”. Una filosofia che si sposa benissimo con il neocinismo della politica intesa come business, infatti l’uomo riusciva ad intrecciare rapporti con tutti, a destra come a sinistra. Ed è sempre al compare Buzzi che Carminati rivolge il suggerimento famoso: «Allora mettiti la minigonna e vai a battere con questi, amico mio. Bisogna vendere il prodotto. C’è da pijà le misure a Marino». Il linguaggio della compravendita. Il linguaggio che la politica comprende e, purtroppo, pratica.

 

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