Aggressione di Halloween, arrestati due minorenni per omicidio

16 Dic 2014 12:11 - di Fortunata Cerri

Due diciassettenni sono stati arrestati a Viareggio nell’inchiesta per l’aggressione di Manuele Iacconi. L’uomo morì un mese dopo il pestaggio di cui era stato vittima il 31 ottobre a Viareggio. Di loro si occupa la procura dei minori e le ordinanze cautelari sono state eseguite dalla polizia del commissariato di Viareggio che ha condotto i due ragazzi in un istituto di rieducazione minorile. I due sono accusati di omicidio, ma anche di tentato omicidio nei confronti di un’altra persona (l’amico di Manuele che rimase ferito) in concorso con due maggiorenni denunciati.

L’aggressione

Manuele Iacconi, 34 anni di Piano di Mommio (Lucca), fu aggredito la notte di Halloween in Darsena a Viareggio e ricoverato nel reparto di neurochirurgia dell’ospedale di Livorno a causa delle gravi ferite e fratture riportate. Le lesioni che la violenza folle provocarono a cranio e volto di Iacconi furono pesantissime: trauma cranico, emorragia cerebrale, frattura dell’osso parietale, di entrambi gli zigomi e delle orbite. Nell’aggressione rimase coinvolto e ferito anche un suo amico, Matteo Lasurdi, che era in auto con lui e con altre tre persone. Gli amici di Iacconi che erano presenti al momento dell’aggressione fornirono tutti gli elementi utili agli inquirenti. Dell’aggressione si era  autoaccusato un diciassettenne viareggino, che aveva dichiarato di avere agito da solo e aveva dichiarato che la lite era stata scatenata da un gesto frainteso, versione che non è stata ritenuta veritiera dagli inquirenti. Per i due maggiorenni denunciati per concorso nell’ omicidio di Iacconi e nel tentato omicidio di Lasurdi, procede la procura di Lucca.

Indignazione a Viareggio

I cittadini di Viareggio avevano chiesto a gran voce che si facesse giustizia per la violenza omicida del “branco”. I responsabili del pestaggio sono accusati di omicidio volontario aggravato dai futili motivi. La notte del 31 ottobre Iacconi passava in Darsena a Viareggio con la sua auto. A un incrocio si imbatté in un gruppo di ragazzi: volarono insulti per questioni di viabilità, l’automobilista venne circondato e colpito addirittura con i caschi, come hanno confermato i testimoni dell’aggressione.

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