Il Talebano.com: «Il futuro della destra? Nell’asse Salvini-Meloni»

22 Nov 2014 9:37 - di Antonio Pannullo

Loro si definiscono “un’associazione a pensare”. Stiamo parlando dei fondatori e degli animatori di Il Talebano.com, un think tank che porta avanti posizioni tradizionaliste, identitarie e comunitarie all’interno della Lega di Matteo Salvini. E che nell’ultimo editoriale lancia un appello alla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. «Sì, è proprio così – ci dice Vincenzo Sofo, giovanissimo (ha 27 anni) esponente della Lega Nord milanese e animatore di Il Talebano.com – Giorgia Meloni ha tutte le carte in regola per poter partecipare al progetto culturale con il quale Salvini vuole ricreare il centrodestra: è giovane, capace, detesta la “vecchia” politica, potrebbe scegliere di tuffarsi nel futuro abbandonando tutti i vecchi schemi del politichese italiano, a cominciare dalla obsoleta distinzione destra-sinistra».

Il “teatrino” di questo sistema democratico

Scrive, dunque, Il Talebano.com nell’editoriale intitolato “Se il timoniere è questo, noi remiamo”: «Oggi la Lega Nord è l’unico partito a avere un progetto di società differente da quello dominante in Europa e in Occidente. Questa verità mette in evidenza il teatrino del sistema democratico a cui tutti gli attori partecipano tranne Matteo Salvini. Lo scontro sino a oggi era tra chi doveva “gestire e amministrare” il potere. Con il neosegretario questo gioco potrebbe rompersi, e i suoi detrattori lo sanno bene. Mentre tutti propongono modelli economici ispirati al sistema capitalista la risposta da parte di Salvini è diversa, è ti tipo comunitarista; alla globalizzazione risponde con le microcomunità (localismo), al consumismo preferisce l’autoconsumo, a una società cosmopolita propone un modello identitario, alla libertà individuale contrappone la visione di popolo». Certo, in parte sono slogan, ma in parte no, come ben ricordano quelli che furono “il polo escluso” dei decenni scorsi da parte del cosiddetto, naufragato nella vergogna, “arco costituzionale”, che di fatto era un consociativismo a spese dell’unico partito escluso, il Msi. Poi molti discriminati esponenti del Msi andarono al governo di questo Paese, ma questa è un’altra storia. Quello che è certo è che la sinistra la lezione non l’ha appresa.

In Emilia-Romagna si aspetta il sorpasso della Lega su FI

Dice ancora Sofo: «La vera cartina di tornasole saranno le elezioni in Emilia-Romagna: se la Lega farà il risultato, intendendosi per esso il sorpasso di Forza Italia, allora vorrà dire che qualcosa è cambiato per sempre nel centrodestra. E vuol dire che Salvini ragionerà se dare vita alla Lega dei Popoli oppure se optare per un rassemblement alla Marine Le Pen…». Sembra chiaro che quest’ultima soluzione sarà considerata se si capirà dalle elezioni regionali che Salvini sta crescendo più della Lega stessa. In ogni caso, se accadrà quello che tutti si aspettano, si creeranno le condizioni per realizzare un fronte indentitario alternativo alla sinistra del quale la Meloni farebbe parte a pieno titolo. Conclude ancora Sofo: «Pensiamo a come sarebbe bello se, in un futuro non troppo lontano, Salvini conquistasse Milano e Giorgia Meloni Roma, le due capitali d’Italia: anche simbolicamente, sarebbe un risultato importante». Chissà… In ogni caso Giorgia Meloni ha già risposto all’appello, dicendo di credere nelle primarie del centrodestra e nella sfida della partecipazione. Sul resto la leader di Fratelli d’Italia concorda: «Il centrodestra è da rifondare completamente».

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