E Squinzi batte i pugni sul tavolo: «Basta Imu sui capannoni industriali»

22 Nov 2014 17:39 - di Ezio Miles

Tassare i mezzi di produzione è un anacronismo  da socialismo reale. Anche allo Squinzi “attendista” di questo periodo non va proprio giù il fatto che le imprese debbano sborsare l’Imu sui beni che consentono di  produrre e di creare lavoro. La tassa più odiata dagli italiani che viene applicata ai capannoni e ai  macchinari imbullonati è una cosa assurda, antistorica e anti industriale». Così dice il presidente di Confindustria in una intervista rilasciata al direttore di Panorama Giorgio Mulè. «È  una battaglia che mi voglio imputare, è da più di un anno che mi sto battendo per questo. Vi sono aree del paese nelle quali c’è una situazione assurda che va assolutamente risanata».

“Sindacati medievali”

Squinzi non ci sta neanche a passare per “colomba”: «Non mi sembra di esserlo stato, anzi ho definito i nostri sindacati medievali». Alla fine di maggio dello scorso anno – ricorda il presidente degli industriali – «abbiamo firmato un accordo importantissimo sulla rappresentanza sindacale che mancava da 50 anni, ebbene a distanza di 18 mesi non siamo ancora riusciti ad arrivare all’accordo attuativo per discussioni interne tra i sindacati:  sono tempi medievali in un mondo che viaggia al tempo del fulmine».

Un fisco non oppressivo né aggressivo

Ma la nota dolente rimane sempre il fisco. Per Squinzi  la Flat Tax «andrebbe nella direzione giusta di avere un fisco più semplice dove non ci siano migliaia di cause di contenzioso». «Come imprenditore che opera in alcuni paesi passati dal regime comunista a quello capitalista posso dire che ha avuto risultati straordinari. Nel nostro Paese è necessario un sistema fiscale più semplice, non oppressivo e aggressivo». Sul Jobs Act, il presidente di Confindustria è fiducioso, ma anche cauto: «L’articolo 18 è una situazione emblematica, tutto quello che si può fare va fatto visto che, in merito al lavoro, i nostri colleghi stranieri sono preoccupati quindi se si può dare un contributo per facilitare gli investimenti privati ben venga». Tutto bene dunque? Andiamoci piano. «Sono in attesa di vedere i testi definitivi dopo di che decideremo».

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