Dietrofront del governo sulla social card agli immigrati: è sbagliata

21 Nov 2014 11:23 - di Sandro Forte

Il governo è stato costretto ad un clamoroso dietrofront sull’estensione della social card agli immigrati. Dopo le critiche di tutto il centrodestra, per una volta ricompattatosi, il presidente della commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia, del Pd, ha dovuto ammettere: «L’emendamento del governo è sbagliato e non sarà nemmeno votato». Boccia ha poi auspicato che tale proposta, «tecnicamente fatta male, venga ritirata per essere riformulata. Spero che l’emendamento venga ritirato per essere riscritto. Se l’obiettivo è far recuperare a Poste risorse già anticipate – ha spiegato – la strada non è quella indicata dall’emendamento del governo».

Centrodestra unito

Come si è detto, l’estensione della carta acquisti agli immigrati aveva scatenato le proteste di tutto il centrodestra, sia quello all’opposizione che quello che fa parte della maggioranza. «Così il governo Renzi istiga al razzismo», ha dichiarato il segretario della Lega Nord Matteo Salvini nel corso de “La telefonata di Belpietro” su Canale 5. La Lega è andata giù pesante sull’emendamento alla legge di Stabilità anche con Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato: «Ecco quali sono le priorità per il centrosinistra! I disoccupati? Gli alluvionati? Gli esodati? No, niente di tutto questo: il governo Renzi ha presentato un vergognoso emendamento alla legge di Stabilità per estendere la carta acquisti, più conosciuta come social card, agli extracomunitari. Non sono sufficienti i soldi spesi per andare a prendere e mantenere i disperati di tutto il mondo, ci voleva anche quest’altro regalo! Ovviamente la Lega si opporrà a tale assurdità – ha proseguito Calderoli – l’ennesimo provvedimento razzista nei confronti degli italiani, che invito a dare un segnale forte e chiaro a Renzi e compagni nelle elezioni regionali di domenica, in particolare in quell’Emilia Romagna che mi auguro da lunedì non si potrà più dire “rossa”». Anche Forza Italia ha preso posizione con Maurizio Gasparri che ha scritto su Twitter: «Legge di Stabilità: strozzinaggio di Stato per gli italiani, ma social card estesa agli extracomunitari», mentre per Giovanni Donzelli, di Fratelli d’Italia, si tratta dell’«ennesima beffa per gli italiani, soprattutto per i disoccupati e gli anziani che sono stati completamente dimenticati da Renzi e dal suo governo. Poiché mancano i soldi per gli italiani, non possiamo permetterci di riempire con i nostri soldi il carrello della spesa degli immigrati».

Maggioranza divisa

Ma perfino in seno alla maggioranza ci sono stati malumori e proteste. «Il governo, a sorpresa, e senza condividerne il contenuto con la maggioranza parlamentare – hanno dichiarato in una nota congiunta la capogruppo Ncd alla Camera, Nunzia De Girolamo, Barbara Saltamartini e Paolo Tancredi – ha depositato un emendamento che prevede l’estensione della social card ai cittadini stranieri sul quale il gruppo Ncd chiede un’immediata spiegazione di metodo. Ci aspettiamo quanto prima una risposta da parte del governo che non può relegare l’Aula parlamentare a una funzione accessoria».

40 euro al mese 

Ma cos’è la social card? E’ una carta acquisti che vale 40 euro al mese e viene caricata ogni due mesi con 80 euro, in base agli stanziamenti via via disponibili. Sostiene i cittadini in difficoltà economiche per la spesa alimentare, sanitaria, il pagamento delle bollette della luce e del gas. La carta acquisti viene data agli anziani di età superiore o uguale ai 65 anni o ai bambini di età inferiore ai tre anni (in questo caso il titolare della Carta è il genitore) che siano in possesso di particolari requisiti e redditi bassi.

 

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