Poliziotto assolto, America in fiamme: afroamericani in rivolta a Ferguson

25 Nov 2014 9:50 - di Laura Ferrari

Il governatore del Missouri, Jay Nixon, ha deciso di inviare rinforzi della Guardia nazionale a Ferguson, in Missouri, per appoggiare la polizia locale. La Guardia nazionale è arrivata a Ferguson per dare manforte alla polizia impegnata a far fronte alle violenze scattate tra lunedì e martedì dopo la decisione del Gran giurì di non incriminare il poliziotto bianco Darren Wilson che nell’agosto scorso ha ucciso il 18enne afroamericano Mike Brown. Secondo la relazione del capo della polizia della contea di St.Louis, Jon Belmar, a Ferguson vi sarebbero almeno una dozzina di edifici in fiamme. Belmar afferma di avere udito almeno 150 colpi di arma da fuoco. I vigili del fuoco hanno difficoltà a domare una serie di incendi, a causa delle sparatorie in corso, ha aggiunto Belmar precisando che non si registrano vittime e che la polizia ha effettuato una trentina di arresti. «Quanto ho visto questa notte – ha detto il capo della polizia – è probabilmente molto peggio della peggior notte dell’agosto scorso», quando erano scoppiati incidenti dopo l’uccisione di Brown. Dopo la decisione del Gran Giurì, composto da nove bianchi e tre neri, di non incriminare l’agente Wilson gli scontri e gli incidenti si sono verificati non solo a Ferguson, ma anche in altre città degli Stati Uniti . Secondo un responsabile della Missouri Highway Patrol che coordina le forze dell’ordine, il capitano Ron Johnson, «sono fatti che avranno un impatto sulla nostra comunità per lungo tempo».

Il presidente alla polizia: “Moderazione coi manifestanti”

Subito dopo il verdetto del Gran Giurì il presidente americano Barack Obama ha chiesto alla polizia di Ferguson di dar prova di moderazione nel trattare coi manifestanti. «Non si possono fare progressi lanciando bottiglie», ha detto dopo l’annuncio che l’agente Wilson non sarà incriminato per la morte di Brown. «Ma esorto la polizia alla moderazione». Per Obama «c’è una questione reale nel Paese», sottolineando come ci sia «una profonda sfiducia tra la polizia e la comunità afroamericana». «Questo – ha spiegato il presidente americano – è l’eredità di una lunga storia di discriminazione nel nostro Paese. È necessario – ha proseguito – riconoscere come la situazione di Ferguson parla all’intero Paese e mostra le più ampie sfide che noi ancora affrontiamo come nazione». Nelle stesse ore, un poliziotto è stato ferito a colpi di pistola a University City, sobborgo di St. Louis, poco distante da Ferguson. Il poliziotto ferito a colpi di pistola a University City, un sobborgo di St. Louis vicino Ferguson, è stato colpito al braccio ed è fuori pericolo: lo rende noto il dipartimento di polizia di St. Louis, secondo cui l’episodio potrebbe non essere collegato alle proteste

 

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