Officina del centrodestra, test in Calabria. Resta l’incognita Ncd

3 Nov 2014 18:33 - di Guglielmo Federici
Wanda Ferro

Prove tecniche di “officina” per il centrodestra in Calabria: la via intrapresa «è giusta anche se ancora lunga». Con queste parole il consigliere politico di Forza Italia, Giovanni Toti, ha lanciato da Lamezia Terme  una proposta per il futuro della coalizione, programmi e temi comuni in vista delle regionali di  primavera. Durante la manifestazione a sostegno di Wanda Ferro, ex presidente della Provincia di Catanzaro e ora candidata di Forza Italia, Fratelli d’Italia e la lista civica Casa delle libertà. Toti ha spiegato che «come coalizione di centrodestra abbiamo proposto a tutti un’officina in vista delle prossime consultazioni, ma anche in chiave nazionale per il governo del Paese». Così come in Emilia Romagna Fi, Fratelli d’Italia e Lega cercano di ricostruire e riorganizzare una ripartenza, aprendo le porte a una riaggregazione. Resta lo scoglio del Nuovo Centrodestra.

«Il Ncd non scarchi le sue responsabilità e sia coerente»

Ncd deve decidere cosa vuole fare da grande, non può continuare a dichiararsi di centrodestra e poi essere alleato del centrosinistra e fare la stampella ad un governo di centrosinistra per uno strapuntino dei ministri», dice con chiarezza Toti, aggiungendo di non avere «chiuso le porte a nessuno. Non chiuderemo le porte a nessuno, chiudiamo le porte solo a chi non si comporta coerentemente». «Il Ncd ha guidato questa Regione ed ora pensa di scaricare le responsabilità gravi che ha nel suo bagaglio politico, aggiunge Toti secondo il quale «il modello di sviluppo della Calabria non ha funzionato. Noi vogliamo guardare negli occhi i calabresi e proporre una faccia nuova, una donna presidente per la prima volta in Calabria, delle liste nuove che non abbiano responsabilità con le passate gestioni e siano in grado di fare delle scelte di rottura con le politiche di questa regione. Quindi, Udc e Ncd facciano la loro strada, noi abbiamo un progetto chiaro davanti».

In Calabria bisogna scrivere una nuova storia

La discontinuità con il passato è essenziale per Fabio Rampelli. «Penso che le cose negli ultimi anni, e non soltanto in Calabria, si siano modificate. Le vecchie categorie sono scomparse. C’è la credibilità delle persone e quanto si voglia valorizzare la discontinuità rispetto alle esperienze amministrative precedenti attraverso atti decisioni, candidature, squadre». «La maggior parte dei cittadini calabresi – ha aggiunto da Lamezia Terme il  capogruppo alla Camera di FdI-An – vogliono scrivere di proprio pugno una storia nuova e questa storia nuova la può scrivere soltanto Wanda Ferro perché le persone e le scelte che ha fatto anche nella composizione della sua coalizione sono di discontinuità e quindi è molto più credibile lei che il centrosinistra. Noi ci sentiamo perfettamente nelle condizioni di svolgere bene questa campagna elettorale cercando di dare un futuro alla Calabria».

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