Napoli, scuola occupata e devastata dai vandali. Il rimedio? Bocciare tutti

25 Nov 2014 19:26 - di Lisa Turri

Raid notturno in una scuola occupata a Napoli: danni per circa 200mila euro e polemiche alle stelle. È accaduto all’Istituto tecnico-economico “Ferdinando Galiani” dove nottetempo i vandali hanno infierito sulle strutture della scuola ed asportato 31 computer e numerose lavagne elettroniche. Gravemente danneggiate porte, infissi, arredi e fotocopiatrici. Non sono stati forzati, invece, i laboratori, protetti da porte blindate. La scuola era stata occupata da alcune decine di studenti e la preside, Armida Filippelli, aveva chiesto alle forze dell’ ordine di sgomberare l’istituto, segnalando il rischio di furti e danneggiamenti, anche sulla base di un precedente risalente all’anno scorso, quando estranei si introdussero nella scuola, ferendo anche uno studente.

Infranta anche la vasca dei pesci rossi

Preside e docenti lunedì mattina hanno trovato a scuola una decina di studenti con maschere di Anonymous sul volto, armati di mazze, che hanno minacciato i custodi. Subito dopo è scattata l’occupazione. Alle 10.30 è scattato l’allarme nell’area dove si trova la cassaforte della scuola. E questo ha impedito che nel corso del raid notturno l’allarme scattasse nuovamente Alcuni agenti della Digos si sono recati nella scuola, dove sono rimasti fino alle 2.30. Il furti ed i danneggiamenti sono avvenuti nelle ore successive. “Alle 7 – racconta la preside – abbiamo trovato la scuola deserta ed abbiamo constatato i furti e la devastazione”. “Hanno agito con una furia iconoclasta – dice la prof. Filippelli – distruggendo quanto non potevano portare via”. Danneggiati i distributori automatici di bevande e merendine, infranta perfino la vasca di un pesciolino rosso.

Raid in scuola occupata a Napoli, danni per 200 mila euro

Un saccheggio annunciato

“E’ stato un saccheggio annunciato – dice con amarezza la preside, da 12 anni alla guida del “Galiani” – ieri ho avvisato la polizia ed ho cercato inutilmente di ottenere lo sgombero della scuola. Mi hanno detto che senza l’ok della centrale operativa non potevano agire”. Quanto ai responsabili, secondo la preside “c’è stata una saldatura tra occupazione ed assalto dei ladri vandali”. Oggi il “Galiani”,un istituto all’ avanguardia che forma operatori economici, turistici e di marketing, è rimasto chiuso. “Faremo ogni sforzo – dice la preside – per riprendere le lezioni domani e per dare un segnale. Siamo una realtà che funziona, e questo dà fastidio”.

Raid in scuola occupata a Napoli, danni per 200 mila euro

“Bocciamoli tutti”

E ora c’è chi suggerisce soluzioni drastiche, come Angela Cortese, segretario della commissione regionale Scuola: secondo lei per rompere il circuito delle occupazioni che finiscono col danneggiare gli istituti drenando soldi pubblici occorre usare il pugno di ferro, cioè bocciare tutti. Cortese è un’esponente del Pd, ed evidentemente non ricorda che occupazioni e mobilitazioni studentesche sono state, per decenni, pratica abusata da parte delle organizzazioni di sinistra. E ora è un po’ tardi per fare marcia indietro.

Raid in scuola occupata a Napoli, danni per 200 mila euro

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