Il sindaco Marino non paga le multe dopo aver violato la “sua” Ztl…

7 Nov 2014 9:31 - di Antonio Marras

Il sindaco ciclista stavolta non scivola su una delle sue buche ma su una delle sue multe. Anzi, più di una, visto che Ignazio Marino, a quanto pare, proprio non ne vuole sapere di pagare le sanzioni che gli sono state comminate per aver violato la Ztl che lui stesso, da sindaco, ha confermato, aumentando sia l’esborso ai cittadini per ottenere il pass, sia i controlli e le punizioni economiche. Quelle multe contro cui il primo cittadino è stato il “primo” a far ricorso al prefetto….

Un debito (con se stesso) di 640 euro….

Il caso delle multe non pagate da Marino è stato sollevato in Parlamento dal senatore del Ncd Andrea Augello, in un‘interrogazione parlamentare presentata il 5 novembre scorso nella quale chiede al ministro competente se sia vero che il sindaco abbia accumulato un debito col Comune per il essere  entrato con un pass scaduto nella Ztl (zona a traffico limitato). Infrazioni da 80 euro ciascuna, per un totale di 640 euro. “Due multe risultano pagate, otto no. Ma un sindaco, secondo il Testo unico enti locali, non può avere una lite pendente con il Comune che guida, pena la decadenza”, fa notare Augello nell’interrogazione.

I tentativi di non pagare

Le contravvenzioni non pagate risultano  dai tabulati del Dipartimento «Risorse economiche» dove sono registrate tutte le infrazioni “intestate a gnazio Roberto Maria Marino, nato a Genova il 10 marzo ‘55″:  due multe (3 maggio ‘13 e il 24 gennaio ‘14) sono pagate, otto – del 26 e 28 giugno, il 3, 4, 11, 21 e due il 25 luglio – no. Queste ultime  sono accompagnate da relativo numero di atto e sigla di accertamento. “Ma, su queste – spiega Augello – è inserito il codice che si usa se un cittadino fa ricorso al prefetto o al Giudice di pace o al prefetto». Peccato che, come detto, un sindaco non possa aver liti pendenti con se stesso…

 La solita Panda rossa che mette nei guai Marino

Marino da qualche mese è nell’occhio del ciclone sempre per motivi automobilistici. La sua Panda rossa, che compare e scompare da un parcheggio riservato ai senatori a piazza San Luigi dei Francesi, è ormai diventata un caso quasi patologico di menefreghismo politico, come le cronache hanno raccontato, fino all’intimazione del prefetto di liberare quel posto. Quello stesso prefetto Pecoraro al quale Marino chiede di non pagare le multe….

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