Lettera della Fondazione An agli iscritti. Mugnai: ritroviamoci nei nostri valori

26 Nov 2014 17:05 - di Redazione

Una lettera agli iscritti alla Fondazione An per sollecitare una riflessione comune sugli impegni futuri prendendo spunto dalle numerose e affollate manifestazioni dedicate al ricordo di Giorgio Almirante. Questa l’iniziativa di Franco Mugnai, presidente della Fondazione An, il quale nella lettera prende spunto da un dato: le sale sempre affollate nel ricordo di Almirante, che pure è un politico scomparso ormai 26 anni fa. Non può esserci solo la nostalgia tra le motivazioni che spingono centinaia, migliaia di persone a ritrovarsi. E allora? Allora, secondo Mugnai, il vero motivo è la volontà di “ritrovare il senso di quel pensiero comune che è il grande collante di ogni comunità umana e politica” tant’è che si ritrovano in questo tipo di manifestazioni quanti militano oggi in diversi partiti politici.

Le linee guida di un pensiero comune

Di qui la necessità, per la Fondazione, di rilanciare un messaggio che è politico e culturale: ritrovare le linee guida di quel pensiero comune che può rappresentare “la vera alternativa al momento di crisi profonda che stiamo vivendo”. “La battaglia che oggi siamo chiamati a combattere – scrive Mugnai – è quella che più di ogni altra dovremmo essere attrezzati a sostenere in virtù di quanto abbiamo sempre affermato con fede e convinzione. Dobbiamo, infatti, ergerci a invalicabile baluardo dei nostri valori tradizionali rispetto al relativismo etico e politico-finanziario, difendendo la famiglia naturale come cellula fondamentale della società, l’identità nazionale come patrimonio indissolubile di memorie e tradizioni condivise, la dignità dei popoli rispetto a un ‘euromostro’ costruito solo su logiche burocratiche finanziarie e a un processo di globalizzazione economica che tutto svilisce e cancella”.

Il supporto degli iscritti alla Fondazione

Tutti temi, suggerisce Mugnai, da recuperare perché “affondano le radici nel nostro più autentico codice valoriale”. Temi soprattutto che non vanno lasciati ad altri “che fino a ieri di ben diverse idee erano portatori”. A tutti gli iscritti alla Fondazione viene dunque richiesto “il massimo supporto possibile per vincere questa battaglia promuovendo la riaffermazione di un comune pensiero forte. Vi dico allora – conclude – diamoci e datevi da fare al riguardo con ogni opportuna iniziativa che la Fondazione possa contribuire a sostenere per ridare agli italiani una speranza e un futuro”.

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