Il nuovo fisco “umano” di Renzi: evadi 4 euro? Locale chiuso per 3 giorni

18 Nov 2014 17:46 - di Paolo Lami

Ha evaso tasse per 4 ,75 euro in cinque anni. E l’Agenzia delle Entrate lo punisce: deve restare chiuso tre giorni. Eccolo il “nuovo corso” tanto promesso e sbandierato in queste ultime settimane da Rossella Orlandi, neo-direttore dell’Agenzia delle Entrate che aveva giurato: addio scontrini, addio blitz dei finanzieri a Cortina o nei negozi del centro. Il fisco cambia forma, “cambia verso” partendo da una «rivoluzione cultuale: dobbiamo pensare a rendere la vita facile alle persone per bene e piu’ difficile agli altri». Tutto sta ora a capire se, fra «gli altri», secondo la Orlandi, vi sia anche il titolare dello storico forno di Buccine, provincia di Siena, con il quale l’Agenzia delle Entrate è stata duramente e burocraticamente inflessibile. Tanto da costringerlo a tirare giù la saracinesca per tre giorni per aver evaso 4 euro in 5 anni.

Eccolo il nuovo corso dell’Agenzia dell’Entrate voluto da Renzi

Lui, il fornaio, forse non voleva tutta questa pubblicità. Ma il cartello che ha affisso alla porta d’ingresso e con il quale spiegava ai clienti le ragioni della chiusura ha scatenato un coro di critiche contro l’Agenzia dell’Entrate che vorrebbe essere “moderna”, al passo con le “innovazioni” genziane. Ma che proprio non ci riesce.
«Si informa la gentile clientela – ha scritto il fornaio “bastonato” dall’Agenzia – che il forno resterà chiuso dall’11 al 13 novembre 2014 compresi, causa provvedimento di chiusura da parte dell’Agenzia delle Entrate per mancata emissione di n. 4 scontrini fiscali in 5 anni per un totale di € 4,75. Ci scusiamo per il disagio arrecato!!! Grazie. La direzione».
C’è da dire a sua scusante che, probabilmente, Rossella Orlandi non ha molto tempo per seguire da vicino questo nuovo corso che vorrebbe imprimere all’Agenzia dell’Entrate impegnata com’è a seguire da presso Matteo Renzi come una supporter qualsiasi.

La carriera toscana del direttore dell’Agenzia Rossella Orlandi

Alla Leopolda era in prima fila a spellarsi le mani per applaudire il segretario del Pd. Tanto che Brunetta ne ha chiesto ufficialmente le dimissioni: «un funzionario dello Stato dovrebbe evitare di presenziare come testimonial a kermesse di partito, o ancor peggio a manifestazioni personalistiche come la Leopolda di Firenze. Il direttore dell’Agenzie delle Entrate, a nostro parere, non dovrebbe andare in giro per l’Italia a fare passerelle travestita da supporter o simpatizzante genziana». I due non si sono certo conosciuti ora. La straordinaria carriera della Orlandi si è svolta quasi tutta in Toscana. Prima ad Empoli, dove inizia il suo percorso professionale nell’Amministrazione finanziaria nel 1981, nell’ufficio Imposte dirette della cittadina, con il ruolo di vice direttore tributario. Quindi nominata dirigente di II fascia, nel 2000 le viene assegnato l’incarico di capo ufficio Controlli fiscali della direzione regionale della Toscana che ricopre fino a quando, nel dicembre 2006, diventa dirigente generale, assumendo le funzioni di direttore centrale aggiunto della Dc Accertamento dell’Agenzia delle Entrate.
Ospite del fazista Che tempo fa, giusto 10 giorni fa la Orlandi cinguettava facendo il verso a Matteo: «il fisco “cambia verso” partendo da una “rivoluzione cultuale: dobbiamo pensare  che non tutti sono evasori, e rendere la vita facile alle persone per bene e piu’ difficile agli altri».

Nove mesi fa il suicidio del fornaio Eduardo De Falco a Casalnuovo

Ieri la bastonata al fornaio di Buccine. Come nove mesi fa quando a un altro fornaio, Eduardo “Eddy” De Falco, di Casalnuovo, provincia di Napoli, gli ispettori del Lavoro fecero un verbale di 2.000 euro da pagare entro qualche ora perché avevano trovato lì in pizzeria a lavorare la moglie, senza contratto. Solo che quella volta Eddy, invece di tirare giù la saracinesca ed attaccare un cartello alla porta la fece più sbrigativa: si chiuse in macchina, attaccò un tubo alla marmitta e si lasciò morire intossicato dal monossido di carbonio. Alla faccia della burocrazia, degli ispettori, del fisco giusto, buon ed equo che piace tanto a Matteo Renzi e a Rossella Orlandi.

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