Dopovoto rovente: ecco chi mette Berlusconi sul banco degli imputati

24 Nov 2014 11:06 - di Renato Berio

In Forza Italia il dibattito interno, dopo l’esito delle regionali, diventa più aspro. Una discussione che si allarga all’intera coalizione. E il tema centrale è lo stesso che si ripete ciclicamente dopo ogni sconfitta elettorale: che fare per il dopo-Berlusconi? Ma i toni sono molto accesi, e contro il Cavaliere si sentono giudizi che fino a ieri sarebbero stati impensabili.

Bianconi: Silvio fatti un altro partito

L’ex tesoriere del Pdl Maurizio Bianconi è arrabbiatissimo, soprattutto dopo l’incontro di Berlusconi con i giovani in cui si è parlato di rottamare la vecchia guardia e dice senza mezzi termini che Silvio deve farsi un nuovo partito, con tutti gli “amici del Patto” lasciando “a noi “immeritevoli, ingrati, che osiamo pensare e rispettare gli elettori il compito di tentare con Forza Italia, finalmente all’opposizione, il riscatto e la rinascita del centrodestra”.

Fitto: azzerare le nomine

E su Twitter Raffaele Fitto, che da tempo raccoglie i mal di pancia degli azzurri contro Berlusconi e il suo “cerchio magico” tuona per il cattivo esito delle urne: avverte di non minimizzare, chiede l’azzeramento di tutte le nomine, ribadisce che serve una chiara opposizione al governo Renzi.

Corsaro: il leader di Arcore è finito

E sul suo blog il deputato di FdI Massimo Corsaro, prima ancora che lo scrutinio avesse inizio in Emilia Romagna e in Calabria, avvertiva tutti: prendiamo atto della “fine di una monarchia”. “Una stagione è definitivamente esaurita. Nel bene e nel male la fase politica del berlusconismo (che non vuol dire solo il Cavaliere, ovviamente, ma tutto il sistema ed i comprimari che lo hanno caratterizzato) ha dato tutto ciò che poteva, e non c’è più alcuna possibilità che gli stessi interpreti e soggetti politici possano tornare ad interessare gli italiani. Continuare a credere che attorno al leader di Arcore, ed alla asfittica riedizione del suo partito, debba ricostruirsi qualcosa, potrà forse servire a chi – riparandosi nella sua corte sempre più simile ad una carovana circense – pensa di poter ancora lucrare qualche vantaggio personale”.

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