Riflettori su Fitto. E lui difende Storace, attacca Renzi e smorza i toni con Berlusconi

3 Ott 2014 17:28 - di Antonio Pannullo

Dopo lo scontro con Berlusconi, le ricostruzioni apparse sui giornali, le lacrime e la rabbia di alcuni esponenti azzurri, c’era forte attesa su Raffaele Fitto. L’europarlamentare non si è tirato indietro, non ha scelto la strada del silenzio. In un primo momento, a sorpresa, ha preferito affrontare un tema diverso, la vicenda di cui è vittima Francesco Storace: «È letteralmente incredibile. Nell’anno 2014 rischia il carcere, ripeto il carcere, per una sorta di accusa, per un reato d’opinione ancora esistente nel nostro ordinamento. Ora tutti, a parole, dichiarano di voler porre rimedio a questa incresciosa vicenda, ma in concreto non accade ancora nulla. Chiedo che governo e Parlamento intervengano d’urgenza non solo a tutela di Storace ma a tutela di tutti: qualunque sia una opinione, condivisibile o no, nessuno deve andare in carcere solo per averla espressa».

Poi ha rotto gli indugi: «Il dibattito in Forza Italia ha fatto passi in avanti. Siamo all’opposizione. Ora Parlamento e Paese lo percepiscano», ha premesso. «Non ho nessuna intenzione, né interesse a fare polemiche che non servono a niente. Sono da tanto tempo nel mio partito, con convinzione, e continuerò a dare il mio contributo». Il ricambio generazionale in FI – ha aggiunto – «è un tema di cui discutere, trovando le formule adeguate che consentano un coinvolgimento ampio e dal basso». E ha continuato: «Abbiamo compiuto un passo importante dichiarando finalmente che Forza Italia è all’opposizione di questo governo. Pochi giorni fa – ha ricordato Fitto – discutevamo se entrare o meno in questo governo, oggi finalmente discutiamo su come fare opposizione». Fitto ha proseguito nell’esposizione del suo pensiero sul futuro di FI: «Io mi auguro che su questo ci si concentri adesso, perché sia in Parlamento che nel Paese si capisca in modo chiaro questa nostra posizione». Quanto alle tensioni interne al partito e alle dure accuse di Berlusconi, l’ex governatore della Puglia ha spiegato di non porre «nessun tipo di questione personale, ci mancherebbe altro. I tempi sono assolutamente ed esclusivamente di carattere politico. E su questo penso che sia importante sottolineare che il nostro dibattito ha fatto un passo in avanti, fondamentale anche se non ancora sufficiente, dicendo che Forza Italia sta all’opposizione». Ed è passato all’attacco di Renzi: «Questo è un governo che sugli annunci è molto bravo, ma poi nei prossimi giorni toccheremo con mano, a partire dalla tassa sulla casa, che le risposte rischiano di essere un aumento della pressione fiscale e nessuna risposta alle esigenze delle piccole e medie imprese. Per le Pmi – ha proseguito – serve un’azione forte. Questo governo ha disatteso le risposte sui pagamenti della pubblica amministrazione, sostanzialmente ha fallito l’obiettivo sul rilancio dei consumi e sul tema degli 80 euro. È un governo – ha concluso – che nel Def aveva previsto una crescita dello 0,8% e proprio in queste ore l’ha ricalcolata a meno 0,3%».

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