Nelle Province “resuscitate” cresce la sinistra acchiappatutto. E Gasparri dà la sveglia a Forza Italia

14 Ott 2014 12:34 - di Alessandra Danieli

Passate sotto sordina, sottratte al voto dei cittadini, le elezioni provinciali appena celebrate resteranno alla cronaca come un raro esempio di politica dell’inciucio e uno dei maggiori bluff di Renzi acchiappatutto. In tutta Italia (da Taranto a Ferrara passando per Genova) le elezioni per il rinnovo dei presidenti delle ex Province hanno incentivato sul territorio la pratica di insolite alleanze trasversali che hanno visto di volta in volta il Pd andare a braccetto con Forza Italia o, più spesso, il Nuovo centrodestra di Alfano appoggiare i candidati dei Democratici spaccando il fronte di centrodestra. Con risultati che premiano gli apparati e la sinistra che da decenni governa la maggioranza dei Comuni e delle Regioni italiane. La tanto declamata riforma Delrio, spacciata per storica abolizione degli enti provinciali, in realtà, ha mantenuto in piedi la baracca amministrativa con il carico di spese e di sprechi, con l’unica novità di sottrarre ai cittadini la scelta dei rappresentanti attraverso elezioni di secondo livello nelle quali a votare sono solo sindaci e consiglieri comunali.
«Il più delle volte con la sinistra le riforme sono finte. Le Province esistono ancora e costano miliardi», è il commento del senatore di Fi Maurizio Gasparri che invita il suo partito a non fare da “valletto” all’operazione. «È stato solo eliminato il popolo, applicando una finta riforma a misura Palazzo. Scelgono gli apparati e non la gente perché vota un pugno di addetti ai lavori. Il Pd fa la parte del leone e prende quasi tutto. Talvolta si attuano discutibili pratiche consociative che vedono il centrodestra svolgere un ruolo marginale e subalterno». Per Gasparri è tempo di fare piazza pulita «di questi suk che vanno semplicemente aboliti. Forza Italia guardi i risultati e si renda conto dell’imbroglio, a meno che qualcuno trovi divertente che il centrodestra spesso finisca per fare da manovalanza al servizio della lotta tra le varie componenti Pd». Anche per Fratelli d’Italia il risultato elettorale «è delirante» e conferma l’operazione acchiappatutto del duo Renzi-Delrio. «Il centrosinistra conquista praticamente il 90% dei presidenti, un 10% circa il centrodestra. Ecco, neanche in Unione Sovietica sarebbe riusciti a mettere in atto un simile disegno e a farlo passare sotto il silenzio generale. È una vergogna – ha dichiarato Giorgia Meloni – che già da domani inizierà a denunciare e a combattere per chiedere che siano i cittadini a eleggere i propri rappresentanti. E vorrei sapere cosa ne pensa il presidente della Repubblica Napolitano, garante della Costituzione, che all’articolo 1 recita “la sovranità appartiene al popolo”».

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