Immigrati a raffica, sale la tensione. E va in onda lo show disarmante della Mogherini

2 Ott 2014 16:58 - di Francesco Signoretta

Tanto rumore per nulla. Il futuro di tutti – dell’Italia, del Mediterraneo e del mondo intero – sembrava quasi che fosse legato al destino della Mogherini, la donna della rivoluzione renziana, destinata ad occupare per forza un posto in Europa, essere il punto cruciale della politica estera. A leggere le cronache politiche dei giornali di sinistra, grazie a lei (che era la prescelta, la “democratica” Federica), il Vecchio Continente sarebbe diventato nuovo di zecca, un miracolo.

Proprio per questo Renzi si è sacrificato, ha sudato sette camicie, ha condotto la battaglia della vita, convinto della bontà della sua scelta. Ma alla prima prova la Mogherini ha rimediato un quattro in pagella: con tono solenne, in una riunione solenne, l’Assemblea parlamentare della Nato di Catania, ha detto il suo pensiero sull’immigrazione, lasciando tutti a bocca aperta. Non per la meraviglia ma per le banalità ascoltate da cotanta maestrìa. Tutte cose che il centrodestra denunciava da mesi e mesi e che lei, con il suo partito, ha sempre finto di non capire o di non sentire. E dopo averle dette non ha saputo dare uno straccio di soluzione. «Senza un governo stabile e un interlocutore  razionale in Libia – ha detto –  sarà come tentare di svuotare  il mare con un cucchiaio». Come dire che Berlusconi, quando strinse gli accordi con Gheddafi per evitare l’ondata di sbarchi sulle nostre coste, aveva capito tutto. E che i successivi interventi, le rivolte e i cambi di regime – che tanto piacevano al Pd – hanno avuto l’effetto contrario, consentendo la massiccia invasione delle nostre coste. Il risultato è che negli ultimi nove mesi sono arrivati in Italia ben 130mila migranti, cifra mai raggiunta prima, anche in virtù dell’operazione Mare Nostrum che mette in campo la nostra Marina trattata a mo’ di taxi. Così la Mogherini ha scoperto che la Libia è per il nostro Paese la prima «prima priorità» e stabilizzare quel Paese, dove abbiamo contribuito alla diffusione del disordine più totale, uno dei temi da affronate con urgenza assoluta. Nelle nostre stesse condizioni sta anche Malta, ma loro, comunque, i profughi non li vanno a prendere per mare, spesso li respingono. Maurizio Gasparri parla di considerazioni «disarmanti» da parte della Mogherini. Le sue scoperte di oggi, infatti, rappresentano «un’evidenza che noi abbiamo denunciamo, inascoltati, da tempo e che ora anche lei di trova suo malgrado a dover ammettere. Berlusconi – sottolinea il vicepresidente del Senato – fu l’unico a dire che la guerra in Libia era sbagliata. Oggi paghiamo le conseguenze di quelle scelte assurde. Tanta fatica da parte di Renzi per dare alla Mogherini un posto in Europa per poi sentire le ovvietà più assolute assieme all’indicazione di zero soluzioni».

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