Hong Kong, ultimatum del governo agli studenti: «Entro lunedì dovete sgombrare le strade»

4 Ott 2014 17:27 - di Antonio Pannullo

Aumenta la tensione a Hong Kong: la polizia ha arrestato 19 persone per le violenze che si sono verificate venerdì nel quartiere di Mongkok tra manifestanti pro-democrazia e sostenitori del governo di Pechino. Altre 18 persone sono rimaste ferite. Gli studenti sostengono che gli attacchi contro i loro picchetti sono stati condotti da delinquenti prezzolati appartenenti alle “triadi”, i gruppi mafiosi locali, e hanno annullato il previsto dialogo col governo. E poche ore fa c’è stato un nuovo ultimatum agli studenti: il capo del governo di Hong Kong Chun-ying Leung ha affermato che i manifestanti pro-democrazia che hanno occupato alcune strade della metropoli devono sgombrarle entro lunedì. In un discorso trasmesso dalla televisione Leung ha precisato che deve essere consentito a «3.000 impiegati del governo di recarsi al lavoro per servire i cittadini e che le strade devono essere libere in modo che tutte le scuole possano riaprire». Sugli scontri di venerdì tra i manifestanti e simpatizzanti del governo, Leung ha affermato che il governo «condanna tutti i comportamenti violenti». I manifestanti affermano che gli aggressori erano almeno in parte membri delle “triadi” le organizzazioni mafiose cinesi, circostanza che sembra confermata dal fatto che otto delle 19 persone arrestate dalla polizia hanno dei trascorsi mafiosi. Deputati democratici hanno accusato il governo di aver orchestrato gli scontri. I gruppi che hanno organizzato la protesta – Occupy Central, la Federazione degli studenti e Scholarism – hanno chiesto a tutti i loro sosteniutori di riunirsi stasera nel quartiere di Admiralty per una manifestazione contro la violenza. L’ultimatum è giunto dopo che la Federazione degli studenti, il gruppo che era stato invitato a dialogare con la numero due del governo Carrie Lam, ha annunciato l’ annullamento dei colloqui. In un comunicato, la Federazione ha affermato di non aver altra scelta che quella di cancellare gli incontri, dato che la polizia ha chiuso gli occhi sugli attacchi contro i manifestanti condotti in diverse zone della città e in particolare contro il presidio degli studenti a Mongkok, in una zona commerciale della penisola di Kowloon. Benny Lai, il professore di legge fondatore del gruppo Occupy Central e leader della protesta, ha sostenuto la versione degli studenti affermando che gli aggressori, che hanno ferito una decina di giovani, erano membri delle “triadi”, le organizzazioni mafiose del sud della Cina, alcune delle quali sono tradizionalmente favorevoli al governo di Pechino. Martin Lee, il 76/enne fondatore del Partito Democratico di Hong Kong ha rincarato la dose, affermano che le scene che si sono viste a Mongkok, non sono altro che «una tattica comunista che consiste nell’usare la gente contro la gente per eliminare coloro che non gli sono graditi».

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