Botta e risposta tra Grillo e Salvini. Il leader 5 Stelle rifiuta l’incontro. Il leader leghista: peggio per te

15 Ott 2014 14:32 - di Redazione

Il re è nudo. Nemmeno sul terreno fertile del no all’euro Beppe Grillo riesce a vincere la sindrome dello splendido isolamento e la tentazione del vaffa. La risposta, a dir poco spigolosa, data dal leader pentastellato, reduce dalle contestazioni nella sua Genova , al cortese invito di Matteo Salvini dimostrano la paura del confronto e l’incapacità di trasformare le urla antisistema in proposte alternative. «Caro Salvini, non c’è bisogno di alcun incontro ufficiale. La Lega appoggi, se vuole, le idee che ritiene giuste senza chiedere nulla in cambio. Se la Lega propone cose in linea con il programma M5s, riceverà il nostro supporto come sempre successo per qualunque forza politica», taglia corto Grillo dal sul blog, convinto di aver il copyright dell’opposizione a Renzi. Il leader della Lega, che della battaglia contro la moneta unica e la sudditanza alla Germania ha fatto la stella polare del suo movimento, non si è fatto spaventare e ha rilanciato: «Purtroppo – scrive su Facebook – Grillo ha rifiutato il confronto proposto dalla Lega dicendo che non c’è bisogno di alcun incontro ufficiale. Peggio per lui, noi le nostre battaglie contro l’Euro, l’invasione clandestina e lo Stato tassatore le facciamo anche da soli». Del resto le prove di avvicinamento tra le due forze politiche sui temi comuni hanno scricchiolato fin da subito come testimonia il duello velenoso a suon di tweet  tra il grillino  Carlo Sibilia e Claudio Borghi, uno degli economisti più radicali nella critica all’Unione monetaria considerato vicino alla Lega. Troppe le distanze tra Carroccio e Cinquestelle. «I nemici dell’euro sono miei amici», aveva  detto Salvini dalla Russia aprendo a un tavolo con Grillo per verificare possibili battaglie comuni, al di là del referendum anti-euro rilanciato al Circo Massimo dall’ex comico. «Io ci sto, ma non solo sull’euro, anche sull’immigrazione e sulla nostra proposta di riduzione delle tasse – ha spiegato il segretario leghista – quanto al referendum, la Costituzione italiana non consente di usare questo strumento per i trattati internazionali. Se i 5Stelle ci dessero una mano a cambiare la Costituzione sarebbe perfetto. Io non ho problemi a dialogare con loro, ma a Grillo ricordo che sabato porteremo 100 mila persone a Milano contro l’immigrazione mentre i loro hanno votato l’abolizione del reato di clandestinità». Troppa carne al fuoco per Grillo che ha deciso di restarsene a casa sua.

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