Anche le forze dell’ordine contro “Mare nostrum”: è un servizio taxi per i clandestini

9 Ott 2014 11:22 - di Redazione

C’è un’altra faccia di “Mare Nostrum”, quella che non vi hanno raccontato e che riguarda gli uomini e le donne delle forze dell’ordine che sulla loro pelle affrontano ogni giorno l’emergenza immigrazione con pochi mezzi e in condizioni disagiate. Ne ha parlato anche giovedì sera l’ex questore di Lecco, Fabrizio Bocci, a un convegno organizzato da Forza Italia nel capoluogo lombardo. Quello che nessuno dice è che l’operazione Mare nostrum, che costa 9 milioni di euro al giorno alle casse dello Stato italiano ha portato in Italia, da gennaio a settembre 125 mila persone, tra cui quasi 10 mila minori non accompagnati. Mare nostrum si è rivelato «una sorta di servizio-taxi per andare a prendere sulle coste della Libia clandestini che hanno pagato agli scafisti anche 2-3 mila euro per passaggio ed ora risparmiano sui costi», ha attaccato Bocci,  sottolineando come «siano stati cancellati i benefici di un’ottima legge come la Bossi-Fini». Inoltre con i mezzi a disposizione delle forze dell’ordine è impossibile effettuare le ordinarie fotosegnalazioni o profilassi sanitarie sui migranti sbarcati «perché sono troppi e non ci sono i mezzi. In questo modo si è creata una via preferenziale per ingresso di potenziali terroristi e c’è il serio rischio di diffusione di epidemie pericolose». E proprio sull’allarme terrorismo legato ai flussi migratori i sindacati di Polizia da tempo lanciano l’allarme. «L’Europa non sottovaluti i rischi che si annidano nell’epocale flusso migratorio che l’Italia sta affrontando da sola –  ha denunciato Felice Romano, segretario generale del Siulp – e partecipi attivamente per fronteggiare un esodo che, se non gestito in modo coordinato e attento dall’intera Comunità europea potrebbe essere i mezzo con cui i militanti della jihad raggiungono molti stati del nord Europa per consumare l’attacco all’imperialismo economico occidentale». Anche per questo, come annunciato da Giorgia Meloni, «il prossimo 18 ottobre, giorno in cui ricorre il primo anniversario dell’avvio di “Mare nostrum” Fratelli d’Italia sarà in piazza a Reggio Calabria per dire basta a questa operazione simbolo del fallimento di governo e Unione europea sulle politiche migratorie».

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