A Ravenna crediti scolastici a chi partecipa alla Festa dell’Unità. Meloni: «Il ministro chiarisca»

20 Ott 2014 13:31 - di Anna Clemente

Partecipare alla Festa dell’Unità? Aiuta a prendere un voto più alto alla maturità. Non è uno scherzo, ma l’effetto di una iniziativa di una o più scuole di Ravenna: avrebbero riconosciuto crediti scolastici agli studenti che hanno partecipato all’allestimento della festa del Pd. A denunciare a livello nazionale la vicenda è stata la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che ha rivolto anche un’interrogazione al ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, di cui riporta notizia il quotidiano Il Tempo. Nell’interrogazione la Meloni chiede come si possa attribuire valore didattico alla partecipazione a una festa di partito, manifesta la sua preoccupazione per il fatto che il Pd ravennate possa aver fatto “campagna acquisti” tra gli studenti e sollecita il ministro a chiarire i termini della vicenda. Un tentativo di avere chiarimenti era stato fatto anche a livello locale da un esponente di Lista per Ravenna, il moderato Alvaro Ancisi. Che però non ha ottenuto risposta. Ancisi, come ha riferito lui stesso in un comunicato, si è rivolto alla presidente del consiglio comunale, Livia Molducci del Pd, per conoscere i dettagli della strana storia. Sul fatto che si sia davvero verificata, infatti, sembrano proprio non esserci dubbi. «Il responsabile stesso del Pd ha dichiarato di aver “firmato quattro dichiarazioni, una l’anno scorso e tre in settembre”, aggiungendo che gli era “stato chiesto dagli istituti scolastici”», ha riferito Ancisi nella sua denuncia, alla quale però mancano alcuni tasselli importanti, quelli su cui ha chiesto conto: «Se e quali siano stati gli istituti scolastici» coinvolti e «Quale sia stata la scuola presso cui il certificato dell’anno scorso sarebbe stato presentato, e con quale valutazione». Ancisi non ha ottenuto risposte a queste domande, che – ha annunciato – ora rivolgerà direttamente al sindaco. Intanto, però, la vicenda è finita a Montecitorio. Resta da vedere se e come il ministro Giannini potrà chiarirla.

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