«Via dall’Italia perché gli inglesi sono più civili»: i tifosi del Manchester smentiscono Balotelli

22 Set 2014 18:49 - di Redattore 92

«Solamente a Roma e a Firenze sono così scemi». Meno di tre mesi fa Mario Balotelli sentenziava in questo modo contro i tifosi italiani. Rivolgendosi a un compagno di squadra, durante un allenamento a Coverciano con la Nazionale si lamentava degli insulti per il colore della sua pelle. Talento incompreso, per la serie “Nemo propheta in patria”. Prima ancora aveva liquidato con giudizi trancianti la nostra civiltà (non solo sportiva). «Si dice che l’Italia sta combattendo il razzismo, ma secondo me – diceva SuperMario – non si combatte più di tanto». Anche per queste ragioni l’ex centravanti del Milan e degli azzurri era tornato a giocare nel campionato inglese, culla del fair play e del politically correct. Idillio durato poche settimane, perché l’atteggiamento di Balotelli ha scatenato gli istinti peggiori anche dei sudditi di sua maestà Elisabetta. Tutto è nato, domenica sera,  dai 5 goal subiti dal Manchester Unitede  contro il Leichester. Balotelli che ci ha messo poco a scrivere “LOL” (“Ridere ad alta voce”), sul proprio profilo commentando la sconfitta della squadra più blasonata d’Oltremanica. Quelle tre lettere hanno scatenato l’ira dei tifosi dello United e, in pochi minuti, sono piovute migliaia di offese sul social network, tutti all’indirizzo di Mario. Il “cinguettio” velenoso di Balotelli ha scatenato una pioggia di insulti che ha seppellito il profilo Twitter di Balo, con 140mila messaggi “retweettati” e un unico comune denominatore: la parola «scimmia». E ancora “carinerie” come riferimenti al virus Ebola e altri insulti che i supporter italiani, con tutta la loro fantasia non avevano mai riservato in maniera così violenta contro l’attuale centravanti del Mirror. Secondo il quotidiano britannico Mirror, qualche internauta ha pure provato a difendere l’attaccante italiano del Liverpool, qualcun altro si è invece rivolto alla polizia. Gli inquirenti britannici hanno avviato un’inchiesta che potrebbe portare all’incriminazione di qualcuno dei navigatori. Era già accaduto nel 2010, quando un tifoso del Norwich era stato incriminato per avere postato un commento razzista. Il tifoso inglese aveva subito la condanna a non poter seguire nessuna partita di calcio della sua squadra del cuore. Quello che da noi in Italia è meglio noto come Daspo. Ora scatta l’indagine dopo la battuta provocatoria di Balotelli. Segno che l’Inghilterra, nonostante quel che diceva SuperMario, ha davvero poco da insegnare all’Italia.

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