I lucchetti d’amore e della discordia: Venezia decide per multe e rimozioni

6 Set 2014 13:22 - di Ginevra Sorrentino

Dalla Lettonia a Ponte Milvio, fino a Città del Messico, passando per Venezia. È globale la moda virale dei lucchetti, e amara quanto opportuna la cura dei suoi sintomi. Così, nella nuova puntata del braccio di ferro (e chiavi) tra la città dei dogi e i proseliti del rito giovanile mutuato dallo scrittore Federico Moccia, lo strale amministrativo colpisce a 360 gradi: così stavolta sono pronte a scattare le multe non solo per chi vende le odiate serrature mignon, ma anche per chi le attacca indiscriminatamente. E allora, una sanzione di 50 euro, decisa dal commissario Vittorio Zappalorto e inserita nella variazione del regolamento comunale di polizia urbana che introduce novità anche nella lotta all’abusivismo, è la quantificazione di una battaglia civica ingaggiata dall’amministrazione lagunare in nome del decoro e della sicurezza pubblica. Oltre alle argomentazioni estetiche mosse da più parti, infatti, il pericolo è che i lucchetti si stacchino e possano colpire altre persone, o che, peggio ancora, arrivino a far cedere spallette e decori dei vari ponti, appensantiti dal gravoso simbolo sentimentale.

Non solo. Chi di scrittura ferisce, di scrittura perisce: così, in risposta al romanzo di Federico Moccia, Ho voglia di te, che ha dato il la alla mania di lucchettare, è partita dalla laguna – ma sta già proagandosi anche a Roma, e pare destinata a diffondersi in altre città, non solo in Italia – un’iniziativa di «resistenza» inaugurata dalla campagna di sensibilizzazione dello scrittore Alberto Toso Fei, e intrapresa per «liberare» l’amore dal lucchetto. E, ovviamente, i centri cittadini e i monumenti storici dalla virosi di ferro che li attanaglia. Come il Ponte dell’Accademia, appunto, su cui lo scorso 25 agosto si è intervenuti per rimovuore circa settemila lucchetti, anche se si stima che siano oltre 20 mila quelli attaccati sui suoi due fianchi laterali. In quell’occasione, lo stesso Zappalorto aveva ricordato che l’azione di pulizia dei lucchetti dai monumenti cittadini grava sul bilancio comunale. Ma allora, di contro, la loro messa all’indice e relativa punizione pecuniaria scateneranno le reazioni risentite della categoria dei ferramenta?

 

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