Dal lato B per Tsipras a “santorina” per Servizio pubblico: quando si dice la doppia morale…

8 Set 2014 19:14 - di Guglielmo Federici

Colpo grosso per Paola Bacchiddu,  la nuova “santorina”. L’ex- portavoce della Lista Tsipras alle elezioni europee è stata arruolata da Michele Santoro a Servizio Pubblico. La giornalista era balzata alla ribalta per le foto osè, durante la campagna elettorale, per attirare l’attenzione sul partito. Il suo lato B infilato in un bel bikini aveva infranto il tabù della sinistra impegnata e bacchettona (con gli altri) e smascherato la sua doppia morale, buona a demonizzare – Santoro in testa – “olgettine” e “arcorine”, a delegittimare parlamentari giunte dal mondo dello spettacolo, a ironizzare sulle curve della Minetti ma che ora dovrà prendere atto che ci sono anche le “santorine”. Alla giornalista auguriamo che venga apprezzata per le sue qualità professionali, ma intanto le ironie sulla rete abbondano. Dal banale “Questioni di c…” allo spiritoso tweet “Santoro ingaggia la Bacchiddu. La prova costume di Travaglio non lo aveva convinto”… A dare l’annuncio della sua nuova avventura è stata la stessa giornalista sarda, che in un post su Facebook ha scritto del suo nuovo impegno: “Da lunedì inizia una nuova avventura a Roma”, ringraziando il suo conduttore “per l’opportunità”.
La giornalista era balzata alla ribalta in maggio, durante la campagna elettorale per le Europee. In un post pubblicato su Facebook aveva scritto “È iniziata la campagna elettorale e io uso qualunque mezzo. Votate L’altra Europa con Tsipras”. A corredo del messaggio un’immagine che la ritraeva in barca in costume con un fondoschiena ben evidenziato. L’episodio aveva sollevato polemiche e determinato la fine del rapporto di lavoro tra la giornalista e la Lista Tsipras. Ma aveva suscitato anche un “referendum” tra una sinistra bacchettone che teme il velinismo di ritorno e chi ha applaudito all’ironica iniziativa. Attacchi le giunsero soprattutto da molte “compagne”. “Anni di lotte per riconoscimento di diritti, parità di genere e poi il bikini della #Bacchiddu usato per attirare voti: l’emancipazione muore”, twittò Francesca Barra. Per mesi la giornalista sassarese, 38 anni, aveva cercato di conquistarsi uno spazio nei giornali e nei talk show televisivi. Inutilmente. La Bacchiddu non era riuscita ad ottenere l’attenzione dei media neanche quando il fondatore del movimento politico di cui è la portavoce, il greco Alexis Tsipras, venuto in Italia. Niente, neanche un trafiletto: la lista L’altra Europa con Tsipras proprio non interessava. Per le tivù e i giornali esistevano solo Matteo Renzi, Silvio Berlusconi e Beppe Grillo. Esasperata, a poche settimane dal voto, Paola Bacchiddu, prese una sua foto in bikini pubblicata sulla sua pagina Facebook, e l’usò, accompagnato dal commento: “Ciao. E’ iniziata la campagna elettorale e io uso qualunque mezzo. Votate l’Altra Europa con Tsipras”. Funzionò: tutti i giornali e siti d’informazione si accorsero di lei ( e della lista Tsipras), dedicandole la visibilità che da mesi chiedeva. Certo, anziché parlare del programma della lista, la discussione sulla Rete si concentrò solo sulle curve della giornalista e sull’opportunità di ricorrere al proprio corpo per fare comunicazione. E anche in questi giorni, all’annuncio del nuovo impegno con Servizio Pubblico, in molto hanno commentato ironicamente il grande balzo in avanti dal bikini per Tsipsas alla redazione di Santoro. Che almeno finiscano le ipocrisie una volta per tutte.

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