Cameron annuncia l’avvio dei raid aerei in Iraq

26 Set 2014 14:02 - di Redazione

Appare calmo ma determinato il primo ministro britannico David Cameron che a Westminster ha aperto la discussione parlamentare che in serata porterà l’assemblea a votare sul via libera – o meno – ai raid aerei in Iraq. Un intervento, ha spiegato Cameron in aula, «del tutto legale», in quanto risponde ad una richiesta avanzata proprio da parte delle autorità irachene. «È moralmente giusto quindi agire, e agire adesso», ha detto il leader inglese, anche se poi, a stretto giro, ha aggiunto anche che quella in Iraq «sarà una missione che non durerà qualche settimana, ma anni». Un elemento della discussione, quello evocato da Cameron, che però appare subito evidente quanto non sia dirimente – ai fini del voto – quanto la questione dei luoghi interessati dalla missione. Stando a quanto trapelato nei giorni scorsi, infatti, la proposta del premier troverebbe il sostegno dei leader dei principali partiti a patto però che l’azione rimanga limitata all’Iraq, e non contempli quindi raid in Siria, e in considerazione che non preveda truppe di terra impegnate in operazioni di combattimento. Formulati questi termini, e chiesto il rispetto delle preogative che implicano, è stata così messa a punto una mozione «a prova di opposizione», anche se non sono esclusi comunque voti contrari. Un invito al responso favorevole, allora, quello di Cameron, che si è poi concluso con una riflessione in merito alla consapevolezza che sì, l’intervento in Iraq «grava pesantemente» alla Camera dei Comuni, ma anche con la sottolineatura di quanto l’attuale situazione sia differente da altre vissute nel recente passato. «Non è come il 2003, e non dobbiamo utilizzare gli errori di ieri come una scusa per l’indifferenza o per la mancata azione», ha chiosato infatti il premier. Un’esortazione al voto in favore del sì ai raid lucida e appassionata che nelle prossime ore il parlamento britannico dovrà approvare o bocciare: in caso di vittoria del sì, poi, i jet della Raf – alcuni già posizionati a Cipro – potranno entrare in azione anche nel giro di poche ore.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *